Calcio serie C, parla l’attaccante Matteo Chinellato: «Imolese ci salveremo, ma serve calma»
Quando nell’estate del 2011 salutò l’amico Mattia Perin e insieme a Stephan El Shaarawy, un altro compagno di squadra di quel Genoa che nel 2009/2010 vinse il campionato Primavera, imboccò la strada che portava dritto al Milan, le porte del grande calcio sembrarono aprirsi per Matteo Chinellato, centravanti oggi 29enne acquistato dall’Imolese nel mercato invernale. Ma il sogno di vestire la maglia rossonera e di giocare in serie A durò solo lo spazio di qualche settimana, quando la società milanese lo dirottò in prestito al Sudtirol. Da allora ad oggi la serie C è diventata la categoria abituale (con una puntata in B nel Padova due anni fa) per questo trevigiano doc che ha girato mezza Italia e anche qualcosa in più, prima di lasciare il Lecco per arrivare a Imola. «All’inizio a Lecco mi avevano voluto per farmi sentire al centro del progetto – ha raccontato Chinellato -. Ma poi la squadra non ha reso secondo le aspettative e sono stato messo da parte troppo in fretta da una società poco esperta e che con me si è comportata piuttosto male. Per questo ora sono contento di giocare per l’Imolese, che ha dimostrato di credere in me».
Come è stato l’impatto con questa nuova realtà?
«Ho trovato una squadra in salute. Quindi il primo impatto con l’ambiente è stato positivo. L’impressione è che qua a Imola si riesca a lavorare bene, e che tutti in- sieme possiamo raggiungere l’obiettivo. La mia sensazione è che ce la faremo a salvarci. Serve, però, molta calma. L’importante è non farsi prendere dalla frenesia. Poi bisogna mantenere alta la concentrazione, dare sempre tutto anche negli allenamenti e la domenica giocare con la cattiveria giusta». (a.d.p.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 23 gennaio.
Nella foto (Isolapress): l’esultanza di Chinellato dopo il gol vittoria contro il Rimini