La piscina Ruggi rimane chiusa fino al 20 gennaio. Le società riorganizzano i propri corsi
Il guasto all”impianto di riscaldamento si è rivelato più grave di quanto immaginato, e la piscina Ruggi prolunga la chiusura fino a lunedì 20 gennaio compreso.
«L’ingente perdita di acqua calda avviene nel tubo del ramo primario del riscaldamento che alimenta la sala macchine della piscina – ha spiegato il Comune -. La condotta, lunga circa 100 metri, è stata posata circa 25 anni fa sotto il pavimento e quindi non risulta neanche ispezionabile. Per cercare di risolvere subito il problema, i tecnici hanno provato a verificare la tenuta anche di altri tubi che corrono paralleli alla condotta principale, ma purtroppo nessuno di questi tubi è in grado di essere utilizzato. La soluzione più veloce è quella di posare un tubo nuovo e il corrispettivo ritorno, con partenza dalla centrale termica fino alla sala macchine della piscina. Questo nuova condotta sarà posata “a vista”, per essere facilmente ispezionabile. L’avvio dei lavori è previsto quanto prima».
Un imprevisto non di poco conto per le società che organizzano i propri corsi nell”impianto di via Oriani, che si sono già rimboccate le maniche per trovare una soluzione.
Imolanuoto ha optato per il posticipo delle attività. Uisp e SportUp, invece, «già nella giornata di ieri hanno comunicato attraverso i propri siti internet e le loro pagine Facebook che tutti i corsi (nuoto, acquafitness, nuoto sincronizzato e pallanuoto) continueranno al complesso sportivo “Enrico Gualandi” – spiegano, attraverso una nota -, secondo le indicazioni già fornite ai corsisti a seguito di una riorganizzazione completa dell”attività natatoria dell”impianto».
Non solo: «per agevolare l”utenza del nuoto libero e la fruibilità del complesso sportivo “Enrico Gualandi”, Deai ha deciso di ampliarne gli orari di apertura, a cominciare da giovedì 9 gennaio – aggiunge il comunicato -. Undici ore in più, con chiusura alle ore 22 dal lunedì al venerdì, con apertura alle ore 6.30 il martedì, e con apertura alle 7 il sabato e la domenica». (r.cr.)