Al via i saldi invernali che dureranno fino al 3 marzo, le regole da rispettare a garanzia dei consumatori
Cominciano oggi, sabato 4 gennaio, in tutta l”Emilia Romagna i saldi invernali, che dureranno 60 giorni e si concluderanno pertanto il 3 marzo 2020. Anche quest”anno dunque il periodo degli sconti della stagione invernale parte prima della fine delle festività natalizie. Secondo un”indagine a campione di Confesercenti, oltre il 40% dei consumatori effettuerà sicuramente acquisti durante i saldi e la spesa media resterà sotto ai 100 euro per il 43%, tra i 100 e i 300 euro per il 47% e oltre i 300 euro per il 10%. Inoltre, dalla stessa indagine risulta che durante le vendite di fine stagione i negozi reali, da quelli tradizionali agli outlet e alle catene commerciali, sono scelti dall”80% dei consumatori malgrado la concorrenza sempre più forte del commercio online, mentre soltanto il 20% acquista esclusivamente sul web.
Come di consueto, ecco alcune regole alle quali i commercianti devono attenersi durante la stagione dei saldi. Regole la cui conoscenza è utile anche ai consumatori al fine di evitare spiacevoli sorprese. A ricordarle è Ascom Confcommercio Bologna, a cominciare dalla conferma del fatto che non esiste più per il negoziante l”obbligo di segnalare il via alla vendita di fine stagione al Comune di riferimento. Le altre norme riguardano invece più propriamente le modalità di svolgimento dei saldi. Innanzitutto, per quanto riguarda l”esposizione dei prezzi, i venditori hanno l”obbligo, come in tutte le vendite speciali, di esporre al pubblico il prezzo iniziale, la percentuale di sconto e il prezzo scontato. In merito invece alla pubblicità, la durata dei saldi deve essere indicata in tutte le pubblicità comunque e dovunque realizzate. Sul punto vendita possono comparire una sola volta purché in maniera “evidente” e leggibile dall”esterno. Le asserzioni pubblicitarie devono essere chiare e non indurre in equivoco.
Proseguendo con i pagamenti elettronici, i negozi convenzionati devono normalmente accettare carte di credito e bancomat, mentre per quanto concerne la disposizione della merce, al fine di non indurre il consumatore in errore, il commerciante ha l”obbligo di disporre le merci offerte in saldo in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quelle che eventualmente siano contemporaneamente poste in vendita alle condizioni ordinarie. Qualora tale separazione non sia praticabile, la vendita ordinaria viene sospesa. Tra Bologna e provincia, secondo un dato fornito da Confesercenti, sono circa 2.000 le attività di rivendita del settore abbigliamento e calzature interessate dai saldi. (r.cr.)