Anche la torre di Hera si adegua alle festività con un”illuminazione speciale per il periodo natalizio
Anche la centrale di cogenerazione di Hera di via Casalegno a Imola s”illumina per le feste. Durante il periodo natalizio, la caratteristica torre manterrà i tre colori che caratterizzano il logo dell”azienda: il rosso, il blu e il verde. L”effetto è reso possibile grazie all’inserimento di gelatine colorate all’interno dei corpi illuminanti già presenti. L’intervento è stato realizzato da Hera Luce, la società del Gruppo che si occupa di illuminazione pubblica.
Ogni sera l’illuminazione speciale della centrale resta accesa fino a mezzanotte per poi essere sostituita dalle luci del piazzale. Normalmente, infatti, la torre e l’edificio principale sono illuminati dal calar della sera fino a mezzanotte, cedendo poi il posto all’illuminazione fornita dai lampioni collocati nel piazzale della centrale. Questa “staffetta” è stabilita dal fatto che, per motivi di sicurezza, l”area della centrale deve essere sempre illuminata.
L’impianto di illuminazione della centrale di via Casalegno è formato da 172 lampade a ioduri da 150 watt. L’illuminazione notturna tradizionale, quindi quella che caratterizza la struttura tutto l”anno, è stata progettata con particolare attenzione ai consumi e all’efficienza, tenendo conto che le tecnologie e i materiali utilizzati nel rivestimento permettono una grande trasparenza e diffusione della luce, con una potenza complessiva utilizzata di soli 28 kW (equivalente a quella necessaria per alimentare 9 appartamenti).
L”esterno dell”edificio principale è fatto di lastre di policarbonato dotato di alveoli interni traslucidi e alveoli interni trasparenti: le lampade, che hanno caratteristiche ottiche speciali (lenti di Fresnel), sono collocate alla loro base e il riflesso e la diffusione dei raggi luminosi sulla facciata interna danno una luminescenza al policarbonato fino a oltre 20 metri di altezza. Un sistema simile, rivolto verso il basso per evitare inquinamento luminoso, interessa la torre, nella quale sono installate 32 lampade poste a 34 e 50 metri, con caratteristiche ottiche che creano getti di luce stretti, orientati in modo da generare riflessioni multiple sulle superfici interne delle lamelle per l’intera altezza della torre. (r.cr.)