Il presidente della Regione e candidato Bonaccini: “Il nuovo? La competenza è importante per governare” – VIDEO
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e candidato alla rielezione, lunedì sera era a Imola. Un affollato appuntamento elettorale al bar «Elio’s». L’occasione per caricare gli animi in vista della dura battaglia per le regionali del 26 gennaio che lo vede a capo di «una coalizione di centrosinistra ampia e civica, allargata» di cui fa parte anche il suo partito, il Pd, ma «in cui ci sarà per la prima volta anche una lista del presidente, e dove devo dare pari dignità a tutti».
Al momento i sondaggi lo vedono in lievissimo vantaggio sulla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, ma Bonaccini tiene in piedi per terra e ha ricordato a tutti, in particolare al mondo della sinistra, che «contano le urne e occorre far ragionare le persone una per una», «dobbiamo sorridere alle persone ed essere convinti». «Io non sono migliore della Borgonzoni – ha rivendicato – ma sono diverso in due cose: noi vogliamo la sanità pubblica perché un povero abbia la stesse opportunità del ricco e vogliamo utilizzare parte del fondo sociale europeo per estendere i posti degli asili nido. L’Emilia Romagna è la Regione che ne ha più asili di tutti, ma ha un 30% di bambini che non riescono ad andare al nido e noi vogliamo che possano farlo tutti. Non obbligare i genitori a mandarceli ma come opportunità. E’ un’idea diversa di società». «Un’altra cosa su cui dobbiamo e vogliamo far meglio è una grande svolta ecologica».
Alle polemiche spicciole ha ribattuto: «Sui manifesti c’è solo la mia faccia sui manifesti elettorali perché dal 26 gennaio ci sarà quella o un’altra a governare non i leader nazionali» e «c’è il verde perché da decenni è il colore dello stemma della Regione Emilia Romagna.
Mentre sul delicato rapporto con il M5s (al quale «ho offerto fino all’ultimo l’opportunità di offrire un programma insieme» ma che alla fine ha deciso di presentare un proprio candidato, il forlivese Simone Benini), Bonaccini ha lanciato senza mezzi termini l’opportunità del voto disgiunto: «Raffaella Sensoli consigliera regionale 5Stelle di Rimini ha detto ‘voterò la lista 5Stelle ma per il presidente metterò la croce su Bonaccini perchè sulla sanità mi sento più tutelata».
Una logica che pare convincere più di un pentastellato, a sentire quanto sostenuto dall’ex assessore Maurizio Lelli, tra i curiosi presenti nelle retrovie dell’evento. Bonaccini poi batte su un altro tasto, quello della competenza: «Non basta cambiare per cambiare, la competenza è importante per governare». Una stoccata particolarmente sentita per Imola che sta scontando la malinconica fine «dell’amministrazione Sangiorgi dove bastava il nuovo per nuovo». «Al M5s è rimasto solo il sindaco Gennari di Cattolica che ha detto che con questa Regione ha lavorato benissimo – ricorda Bonaccini -. Io non sono mai stato contattato una volta dalla sindaca Sangiorgi. E io discuto con i sindaci di tutti i colori politici tutte le settimane, se un sindaco mi cerca io o uno della mia giunta l’abbiamo sempre richiamato entro ventriquattr’ore».
In conclusione un passaggio forte. «Mi ha fatto molto arrabbiare che abbiano detto che se vinceranno le elezioni libereranno l’Emilia Romagna, questa terra ha pagato uno dei prezzi più alti per liberarci dal nazifascismo, noi ci siamo già liberati da soli. Ed è ancora più offensivo che dicono di voler vincere le elezioni per far sì che non serva più avere la tessera di un partito o di un sindacato per lavorare o fare impresa, questa terra è diventata una di quelle con la qualità della vita più alta in Europa, per quasi quarant’anni c’è stata la piena occupazione, se avevi voglia di lavorare c’era solo l’imbarazzo di scegliere il lavoro, poi è vero che gli ultimi dieci anni sono stati complicati, ha perso il lavoro gente che mai credeva di perderlo, le saracinesche si sono abbassate, però in questi 5 anni col Patto per il lavoro, insieme con tutte le parti sociali, abbiamo portato la disoccupazione al 5%, ci difendiamo in Italia e in Europa meglio di altri. Piuttosto – ha incalzato – diteci invece che programma avete per l’Emilia Romagna».
Il «sabato sera» ha fatto al presidente Bonaccini alcune domande con un occhio di riguardo per il circondario imolese.
Un’intervista pubblicata sul «sabato sera» del 19 dicembre.