La Palazza, storia di una villa di campagna
«I dintorni di Imola, per la varietà del terreno e la floridezza delle campagne, sono tra i più ridenti della Romagna e contano un gran numero di ville. Fra le più sontuose vanno ricordate quelle di Montericco del conte senatore Pier Desiderio Pasolini e quella del conte senatore Codronchi-Argeli. Sia lecito all’autore ricordare altresì la villa Palazza della famiglia Orsini».
Così scrive il poeta imolese Luigi Orsini nel 1907 (in Imola e la Valle del Santerno) riferendosi alla casa di Ortodonico, acquistata dalla famiglia Orsini nel 1842 e trasmessa di padre in figlio fino al 1989. L’ultima possidente, la signora Graziana Orsini, nipote di Luigi, l’ha venduta al commendatore grand’ufficiale al merito della Repubblica italiana Ezio Tabanelli, storico patron della Filomarket, che dopo aver letto il nostro articolo sulla visita a Imola del pronipote Steven Orsini (pubblicato sul numero del 10 ottobre 2019), ci ha invitato per una visita guidata alla casa natale del poeta imolese.
Prima di acquistarla, Ezio Tabanelli ha a lungo desiderato la villa, come ci ha raccontato aprendoci le sue porte da perfetto padrone di casa. «Quando ero ragazzo vivevo in via Molino Rosso e andando a morosa (cioè frequentando la casa di quella che poi sarebbe diventata la futura moglie) passavo spesso davanti a questa bellissima villa ormai abbandonata – racconta Tabanelli, classe 1931 ed originario di Sasso Morelli –. Erano gli anni Cinquanta e la Palazza era fin da subito entrata nei miei sogni. Quando ho potuto acquistarla, nel 1989, ero l’uomo più felice del mondo, mentre mia moglie, vedendola tanto rovinata e cadente, disse che non ci sarebbe mai entrata. Ci sono voluti otto anni di lavoro per riportarla all’antico splendore e per convincere mia moglie ad abitarla insieme». (mi. mo.)
L’intervista completa nel numero del Sabato sera del 12 dicembre