Corsie per le auto più strette per far spazio alle ciclabili in via della Resistenza
Da una parte due ciclopedonali più larghe per raggiungere in sicurezza la zona della stazione ferroviaria e il centro storico, dall’altra corsie più strette per i veicoli. Così cambierà il volto nei prossimi mesi via della Resistenza nel tratto compreso tra la rotonda all’incrocio con via Selice e quella con via Pisacane.
I lavori, iniziati a rilento per via delle piogge abbondanti delle scorse settimane, sono partiti più speditamente a inizio dicembre e si protrarranno per i prossimi tre mesi. In sostanza, i due marciapiedi, oggi decisamente strettini in alcuni punti, si trasformeranno in due piste ciclopedonali con una larghezza variabile da un minimo di 2 metri a un massimo di 2,5 metri. Saranno in asfalto con i cordoli in granito e consentiranno di collegare meglio il quartiere Campanella con la zona della stazione ferroviaria e il centro storico, completando i percorsi ciclabili già realizzati ad esempio lungo viale Marconi.
Per allargare i due marciapiedi, però, «la strada verrà stretta di 80 centimetri in ciascuno dei due sensi di marcia» spiega il geometra Maurizio Giovannini di Area Blu, la società in house che si occupa anche della viabilità e delle strade per conto del Comune di Imola. Questo, ovviamente, significherà che le attuali corsie (due per ogni senso di marcia) riservate ai veicoli diventeranno più strette per far più spazio a bici e pedoni.
Attualmente, infatti, ogni corsia ha una larghezza di 3,5 metri, mentre al termine dei lavori verrà ridotta ad appena 3,1 metri, più o meno la larghezza di quelle ricavate nel sottopasso ferroviario della bretella la scorsa estate (qui ci sono due corsie larghe 3 metri in direzione della zona industriale e una corsia da 3,5 metri in direzione del quartiere Pedagna). Ergo, anche in via della Resistenza gli automobilisti saranno, per così dire, incentivati a ridurre la velocità (il limite è di 50 chilometri orari). (gi. gi.)
Ulteriori particolari nel numero del Sabato sera del 12 dicembre
Ottima notizia, ben fatto,
ma un pochino di questo asfalto potreste anche metterlo nel marciapiede di Via Andreini, di fronte il campo da basket VOLTA.
Un marciapiede in piena città che sembra una stradina di campagna e in inverno si trasforma con pozze d’acqua, fango, erbacce e ricordini di cani che trovano la terra del marciapiede perfetta.
Sono anni che è in questo stato indecente e non capisco perché nessuno se ne occupi.