Battiston è Churchill. L’attore al teatro Stignani dal 10 al 15 dicembre
Sarà il famoso ed apprezzato interprete del film Perfetti sconosciuti o della serie tv attualmente in onda Volevo fare la rockstar – solo per citare due tra i suoi tanti lavori – il protagonista del prossimo spettacolo in scena al teatro Stignani di Imola: Giuseppe Battiston interpreterà lo statista che ha guidato l’Inghilterra durante la seconda guerra mondiale in Winston VS Churchill, in scena dal 10 al 15 dicembre.
«È possibile che un uomo da solo riesca a cambiare il mondo – si chiedono le note del comunicato stampa –? Un uomo fatto come gli altri, con un corpo uguale agli altri, le cui giornate sono costituite da un numero di ore che è lo stesso di quelle degli altri. Cosa lo rende capace di cambiare il corso della storia, di intervenire sul fluire degli eventi modificandoli? Cosa gli permette di non impantanarsi nella poderosa macchina del potere e della politica, di non soccombere agli ingranaggi? La capacità di leggere la realtà? Il contesto? Il coraggio? La forza intellettuale? Queste domande ci guidano nell’interesse per un uomo sicuramente non qualunque, un uomo, un politico che è un’icona, quasi una maschera: Winston Churchill per certi versi è il Novecento, è l’Europa, forse è colui che, grazie alle sue scelte politiche, ha salvato l’umanità dall’autodistruzione durante il bellicoso trentennio che va dal 1915 al 1945. Churchill incarna il primato della politica e umanamente è un eccesso in tutto: tracanna whisky, urla, sbraita, si lamenta, ma senza mai arrendersi, fuma sigari senza sosta, tossisce, detta ad alta voce bevendo champagne, si ammala, comanda ma ascolta, è risoluto ma ammira chi è in grado di cambiare idea, spesso lavora sdraiato nel letto, conosce il mondo ma anche i problemi dei singoli, ha atteggiamenti e espressioni tranchant, e battute che sembrano tweets: “Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre”, “Meglio fare le notizie che riceverle, meglio essere un attore che un critico”».
A portare in scena Churchill, in un lavoro diretto da Paola Rota e tratto da Churchill, il vizio della democrazia di Carlo G. Gabardini, è, appunto Battiston, che dice: «L’obiettivo non è somigliare a Churchill ma raccontarlo e scoprire che ha molte cose da dirci, soprattutto in questi tempi».
Il testo di Gabardini, infatti, mostra Churchill in un presente onirico in cui l’intera sua esistenza è compresente. (r.cr.)
Imola