La belga Carlotte Kiekens è il nuovo direttore dell”Unità spinale dell”ospedale di Montecatone
Carlotte Kiekens, belga di 56 anni, è il nuovo direttore dell”Unità spinale del Montecatone Rehabilitation Institute, la più grande d”Italia con i suoi 120 posti letto. La nomina, arrivata a seguito di un concorso che ha visto la partecipazione di 7 professionisti, è di prestigio: Kiekens, infatti, è attualmente fisiatra capo della clinica di riabilitazione Pellenberg dell”ospedale universitario di Leuven e membro di diverse organizzazioni scientifiche nazionali ed internazionali. Il suo è un nome noto nel panorama europeo della riabilitazione e si punta pertanto su di lei per avere possibilità di crescita non solo a beneficio della sua unità operativa, ma per tutto l”istituto.
Soddisfatto si è detto il direttore generale del Montecatone Rehabilitation Institute, Mario Tubertini, che sottolinea: «La nomina della dottoressa Kiekens, che saluto con estrema soddisfazione, coincide quasi perfettamente con le richieste descritte nell’avviso pubblico, ov’era posta particolare attenzione a esperienza nella gestione del percorso del paziente mieloleso e delle principali complicanze, la conoscenza, capacità ed esperienza nella valutazione dell’intervento riabilitativo e del ricorso a tecnologie innovative e la capacità ed esperienza per l’individuazione e sviluppo di nuovi percorsi di diagnosi e cura per il paziente mieloleso».
Da parte sua Carlotte Kiekens, membro di organismi nazionali e internazionali tra cui International Spinal Cord Society, Dutch-Flemish Spinal Cord Society, Association Francophone Internationale des Groupes d”Animation de la Paraplégie, oltre che accademica europea della Rehabilitation Medicine, membro della European Society of Physical and Rehabilitaiton Medicine (di cui è stata anche segretaria generale), Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, Royal Belgian Physical and Rehabilitation Medicine Society, cofondatrice e coordinatore di Cochrane Rehabilitation e responsabile del Comitato per i rapporti tra la Società Internazionale di Medicina Fisica e Riabilitativa e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dichiara: «Ho di fronte a me questa nuova affascinante avventura in una struttura di riferimento in Italia che vogliamo far diventare tale anche in Europa. Sono sicura che imparerò tanto sia dal punto di vista professionale che umano, a contatto con persone che arrivano da tutto il Paese. Avrò molto da imparare sul Sistema Sanitario Nazionale ma le mie diverse esperienze internazionali potranno diventare una ricchezza una volta superato il primo adattamento. Conto molto sull’aiuto dei professionisti e sul supporto della direzione e della Fondazione di Montecatone. Ne ho già conosciuti alcuni e ho avuto modo di apprezzarne le qualità professionali e umane».
La neo responsabile dell”Unità spinale di Montecatone ha proseguito confessando il dispiacere di lasciare un centro di alto livello scientifico come l’ospedale universitario di Leuven, compensato tuttavia dall”entusiasmo per il nuovo incarico. «Due anni fa – rivela – ho avuto l’occasione di visitare l’Istituto accompagnata dal mio predecessore, il dottor Jacopo Bonavita, che ho conosciuto in occasione di un congresso sulla mielolesione. Ero rimasta favorevolmente impressionata dal numero di posti letto, dalla specializzazione del team e dal coinvolgimento dei Pazienti. Ovviamente anche la bella collocazione e l’ambiente accogliente mi erano piaciuti molto. Mi sono resa conto di essere in una struttura come poche altre in Europa: Nottwil in Svizzera, Stoke Mandeville in Inghilterra, Guttmann in Spagna». (r.cr.)