Calcio serie C, il doppio ex Gustavo Ferretti presenta la «sua» Padova-Imolese
Sarebbe stata la partita dei suoi sogni, quella che avrebbe voluto giocare nel momento in cui accettò la proposta dell’Imolese nell’estate del 2015, lasciando quel Padova che aveva riportato in serie C con 11 reti in 17 partite. Domenica 8 dicembre Padova – Imolese sarà una sfida speciale per Gustavo Ferretti, uno che a Imola non è stato un attaccante come gli altri, visto che nei suoi 3 anni in rossoblù è diventato il goleador maximo della storia in serie D dell’Imolese, prima di salutare nell’estate del ripescaggio e trasferirsi al Modena, mantenendo però Imola al centro del suo mondo e della sua famiglia. «A Padova fu un anno bellissimo – ricorda il centravanti argentino -. Cominciammo come un cantiere aperto, visto che la squadra era tutta nuova. Si creò qualcosa di speciale fra i giocatori e mister Carmine Parlato, così come fra noi e i tifosi: era impressionante vedere arrivare tutte quelle auto quando andavi a giocare nei campi piccoli della serie D. Si fermavano a mangiare fuori prima della partita e c’era una grande passione attorno al Padova».
Una realtà diversa rispetto a Imola.
«Con l’Imolese è stato qualcosa di differente. Da subito il presidente Spagnoli mi ha dato responsabilità, con l’obiettivo di portare la squadra in serie C: ho cercato di essere capitano a 360 gradi per aiutare l’Imolese a salire di categoria e credo di aver dato il mio contributo, entrando nella storia del club grazie ai gol segnati. La città di Imola mi è entrata nel cuore: all’inizio pensavo foste tutti falsi, perché sorridevate sempre, ma invece gli imolesi sono così. E’ gente alla mano con la quale io e la mia famiglia ci siamo trovati a meraviglia». (an.mir.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 5 dicembre.
Nella foto (Isolapress): Gustavo Ferretti con la maglia dell”Imolese