La prefettura invia anche ben due subcommissari a Imola ad affiancare il commissario Nicola Izzo
Archiviata definitivamente la parentesi della Giunta Sangiorgi, la città ritorna ad essere amministrata da un prefetto dopo poco più di un anno. E questa volta sono ben due i sub commissari che affiancheranno il commissario straordinario Nicola Izzo. A dimostrazione che la situazione si presenta più complessa rispetto ad un anno fa, quando la collega Adriana Cogode, accompagnò gli imolesi per quasi sei mesi dalle dimissioni del sindaco Manca fino alle elezioni che premiarono Manuela Sangiorgi.
Questa volta l’incarico sarà più lungo, le prossime amministrative sono fissate, indicativamente, tra maggio e giugno 2020, inoltre la sindaca Sangiorgi si è dimessa prima di presentare il bilancio di previsione, principale adempimento in agenda per l’ente di via Mazzini (una bozza esiste, ma non è la stessa cosa). Non a caso, quindi, al suo fianco Izzo avrà Domenico Miceli, dirigente dell’area finanziaria della prefettura di Bologna, contabilità e amministrazione, che conosce già la nostra città per aver ricoperto lo stesso ruolo con la Cogode. Come secondo sub commissario è stata scelta Sandra Pellegrino, vice prefetto a Bologna, incaricata di coadiuvare Izzo e sostituirlo in caso di assenza o impedimento.
Izzo si è insediato ufficialmente giovedì scorso e subito ha incontrato, per un primo quadro conoscitivo, i dirigenti del Comune (ad oggi sono solo tre, il segretario comunale Andrea Fanti, la vice segretaria e dirigente dell”area Servizi amministrativi e culturali Enrica Ugolotti, e il dirigente dell”Area Servizi alla persona Stefano Lazzarini), il giorno dopo ha visto l’ex sindaca Sangiorgi.
Il commissario straordinario Izzo, 70 anni, nominato dal Prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, deve gestire, come di prassi in questi casi, l’ordinaria amministrazione, ma sul tavolo si trova partite delicate, con profili politici oltre che tecnici. Ad esempio la variante 3 al Rue oppure il controverso atto di indirizzo sul bando del PalaRuggi, senza dimenticare la gestione del ConAmi o i rapporti con il Circondario e gli altri enti locali (il processo di reinternalizzazione su Imola del personale Servizio finanziario, Economato e Controllo di gestione, voluto dalla Sangiorgi, è rimasto a metà del guado).
Arriva a Imola dopo aver accompagnato Rovigo, come commissario straordinario, alle elezioni nella primavera scorsa. Una situazione per certi versi analoga a quella imolese. Il sindaco leghista Bergamin era riuscito a vincere nella storica città «rossa» del Veneto, ma incomprensioni nella sua maggioranza, cambi di linea e faide interne l’hanno rapidamente condotto all’azzeramento della Giunta cui sono seguite le dimissioni in massa dei consiglieri comunali e il commissariamento. A Imola è stata la sindaca 5Stelle Sangiorgi a metter fine anzitempo al logorio della sua maggioranza, ma la conclusione si prospettava molto simile. (l.a.)
Nella foto Sandra Pellegrino, Nicola Izzo e Domenico Miceli
Ha metter senza h!
Grazie della segnalazione … corretto l’errore 😉