Il ragazzino punto da un trigone in Costa Rica è ricoverato a Montecatone per la riabilitazione
Il dodicenne ligure ferito da un trigone in Costa Rica è stato trasferito dal Maggiore al Montecatone Rehabilitation Institute. Il ragazzino, colpito al collo mentre si trovava in vacanza con la famiglia, ha subìto un trauma all”altezza della sesta vertebra cervicale che l”ha lasciato pressoché paralizzato. Il trigone è un pesce simile alle razze, dotato di un aculeo velenoso nella zona della coda le cui tossine provocano contrazioni e paralisi muscolari.
I chirurghi vertebrali dell’ospedale Maggiore di Bologna, il reparto del dottor Federico De Iure che, dopo la valutazione del complicato caso, hanno deciso per il momento di non intervenire. Lo sfortunato teenager inizierà subito, invece, il percorso riabilitativo a Montecatone. A renderlo noto è la struttura imolese stessa. «Il caso è molto particolare per la modalità dell’evento traumatico – spiega Virna Valmori, la direttrice sanitaria – ma la nostra esperienza, in ambito riabilitativo, ci mette nelle condizioni di affrontare questo nuovo caso e mettere in campo migliori professionalità per ottenere il maggior tasso possibile di recupero». La struttura imolese è tra quelle italiane leader nella riabilitazione dei pazienti con lesione midollare o con grave cerebrolesione.
«Il giovane è stato accolto nell’Unità Spinale – ha aggiunto Rita Capirossi, responsabile facente funzione dell’Unità Spinale – dove, da subito, dopo tutti gli accertamenti clinici per prevenire eventuali complicanze secondarie, inizierà l’attività riabilitativa. Al momento presenta un quadro di tetraplegia incompleta con prevalente interessamento degli arti inferiori; nonostante tutto appare fortemente motivato ad iniziare il percorso riabilitativo». I medici sono apparsi abbastanza ottimisti sulle sue condizioni e sul fatto che possa recuperare l”uso delle gambe anche se occorrerà un lungo percorso (su parla di almeno un anno).
Il ragazzino è rientrato in Italia tra domenica e lunedì con un volo dell”Aeronautica Militare, dopo circa un mese ricoverato all”ospedale di San Josè, finché l”ambasciata Italiana in Costa Rica non è riuscita, insieme alla Farnesina, ad organizzare il volo di Stato per il rimpatrio, autorizzato dal premier Conte. L”aero è atterrato nel cuore della notte all”aeroporto Marconi; a bordo anche i genitori, il fratello maggiore e una dottoressa rianimatrice dell”ospedale Maggiore di Bologna, mentre ad attenderlo in pista c”erano la nonna, con gli zii ed altri famigliari, arrivati da Genova. (l.a.)
Nella foto l”ospedale di Montecatone e l”immagine di un trigone