Prevista per fine anno la conclusione dei lavori alla stazione ferroviaria di Castel San Pietro Terme
Dovrebbero concludersi entro l’anno i lavori di ristrutturazione della stazione ferroviaria di Castel San Pietro. La lunga attesa per il completamento dell’intervento da 4,3 milioni di euro dovrebbe terminare nel giro di un paio di mesi, dopo tanti ritardi e non pochi disagi per i viaggiatori. Inizialmente, infatti, la conclusione era stata annunciata da Rfi, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa di logistica, entro i primi mesi del 2019 e poi aggiornata alla fine dell’estate.
Della questione si è occupato nelle settimane scorse anche il Consiglio comunale di Castel San Pietro, a seguito di un’interrogazione a firma della consigliera democratica Francesca Marchetti, alla quale ha risposto il vicesindaco Andrea Bondi: «I lavori hanno avuto dei ritardi dovuti in particolare alla fornitura degli ascensori – ha sottolineato Bondi -. Fatto salvo altri imprevisti, entro la fine dell’annosi pensa di concludere i lavori. I ritardi sono dovuti anche ai lavori aggiuntivi dell’esterno della palazzina, imprevisti che hanno richiesto interventi maggiori sull’edificio stesso al piano terra. Il direttore dei lavori ha detto che aprirà appena possibile per stralci le zone già concluse».
Per quanto riguarda gli ascensori, c’è stata anche una modifica in corso d’opera del progetto nella parte relativa all’ascensore da collocare dal lato opposto rispetto al fabbricato viaggiatori. «Inizialmente – spiegano da Rfi– era stato previsto di installare l’ascensore in un’area di proprietà comunale. Poi si è valutato che non restava abbastanza spazio per l’accesso al parcheggio e si è optato per uno spostamento in un’area di proprietà delle Ferrovie, ma questo ha comportato una modifica al progetto e un conseguente allungamento dei tempi». In generale, aggiungono dall’azienda, «i lavori in una stazione che deve rimanere operativa sono più complicati perché si tratta di cantieri gestiti in modo da garantire la funzionalità della stazione stessa». (mi.ta.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 7 novembre