Rigenerazione urbana, continua il progetto Tag che trasforma le cabine di luce e gas in opere d”arte
Due cabine del gas e due elettriche trasformate in opere d”arte. Procede come da programma il progetto di rigenerazione urbana Tag (acronimo che sta per Torre Arte e Graffiti), promosso a Imola dalla società del gruppo Hera Inrete Distribuzione Energia, che gestisce l”attività di distribuzione di gas ed energia elettrica in Emilia-Romagna. Ad occuparsi dell”attuazione del progetto è l”associazione culturale imolese Noi Giovani, ideatrice e organizzatrice del festival d”arte urbana Restart. Il via al progetto Tag è stato dato a settembre e terminerà entro l’anno. Quattro le cabine elettriche oggetto della trasformazione, di cui tre completeranno il percorso ciclopedonale cittadino lungo il fiume Santerno, dopo le prime otto torri realizzate l”anno scorso. A queste si aggiungeranno anche altre sette cabine del gas.
L”impegno di Inrete sulla rigenerazione urbana, supportato da Hera, è frutto di un”idea nata da alcuni giovani tecnici della stessa società e ha ottenuto da un lato l”ok di ConAmi, proprietario delle strutture, dall”altro la possibilità di usare come braccio operativo l”associazione Noi Giovani. Venendo al dettaglio delle quattro opere già completate, la prima è la cabina del gas di via Oriani, la strada parallela a via Graziadei, che si trova idealmente lungo il percorso ciclopedonale del lungofiume, sulla quale ha lavorato l”artista imolese Andrea Buscaroli, che ha messo in primo piano gli elementi della vegetazione circostante e il rapporto con l’elemento dell’acqua, presente nella vicina piscina comunale. Sulla cabina del gas di viale Saffi si è mosso invece Alessandro Suzzi, che ha reso omaggio alla tradizione di solidarietà e cittadinanza attiva dell”Avis Imola optando per un soggetto che simboleggia l’amore del dare e del ricevere, tipico valore del donare sangue.
Per quanto riguarda invece le due cabine elettriche terminate, si tratta di quella situata in via D”Agostino (vicino alla rotonda tra via Pirandello, via San Benedetto e via D”Agostino) e di quella di via 1° Maggio (sulla rotonda con via Mattei). Sulla prima ha lavorato l’artista Giorgio Bartocci, giovane street art marchigiano, che ha esplorato la figura dello scultore imolese Germano Sartelli e il rapporto tra le sue opere e il territorio, opere già presenti sulla rotonda sulla quale svetta la cabina. Sulla seconda, invece, il romano Mr Thoms ha realizzato un’opera/manifesto contro l’abbandono dei rifiuti, che ironizza sulla scarsa coscienza da parte delle persone che non seguono le regole, neppure quelle più semplici che servono per mantenere il decoro negli spazi pubblici. La torre è interamente coperta dalla rappresentazione multi-cromatica e disordinata dei rifiuti, che quasi si sostituiscono ai mattoni, mentre un cartello con la scritta “Divieto di scarico” fa dell’opera una vera e propria installazione.
Il progetto Tag, alla sua seconda edizione, proseguirà coinvolgendo le due cabine elettriche che si trovano in via Pirandello (all’interno dell’area che ospita le giostre) e in via San Pietro in Pitolo (vicino all’incrocio tra via Santa Lucia e via Pirandello) e altre cinque cabine del gas, esattamente quelle di via Aspromonte (di fronte allo Zoo Acquario), via 1° Maggio (sulla rotonda con via Mattei), via Cavour (all’incrocio con via D’Azeglio), viale Rivalta (incrocio via Mazzini, nei pressi della scuola materna) e via Marconi (di fronte al civico 93 vicino al campo da calcio di via Pambera). Come per quelle già terminate, ogni cabina riceverà l”opera di uno o più giovani artisti nazionali o internazionali i quali, ciascuno con il proprio stile, svilupperanno un determinato tema. Ad ogni artista è stata inoltre fornita dal direttore artistico del progetto, Cesare Bettini, la documentazione completa di informazioni, foto, video e testimonianze sulla zona interessata dall”opera d”arte, a garanzia del rispetto del legame con il territorio e le sue caratteristiche, con l”obiettivo di dare vita ad una galleria d”arte a cielo aperto senza consumo di suolo. (r.cr.)
Nelle foto le quattro cabine già completate