La Corte costituzionale dà ragione alla Regione, la radiazione di Sergio Venturi è illegittima
La radiazione del medico-assessore Sergio Venturi è illegittima. L’ha stabilito la Corte costituzionale accogliendo il ricorso della Regione Emilia Romagna secondo la quale la commissione disciplinare dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Bologna di fatto sindacava le scelte politico-amministrative in materia di organizzazione dei servizi sanitari sulle quali non aveva competenza.
Finisce così la vicenda iniziata un anno fa quando l’Ordine guidato da Giancarlo Pizza sancì la radiazione a causa della famosa delibera della Giunta regionale dell’11 aprile 2016 che in sostanza apre alla possibilità di impiegare infermieri specializzati a bordo dei mezzi del 118 anche in assenza dei medici. La radiazione di Venturi, che è gastroenterologo e in passato è stato direttore dell’Ausl di Imola, ha sancito il culmine di un’opposizione da parte dell’Ordine bolognese che aveva visto comminare pesanti sospensioni a diversi camici bianchi che applicavano i nuovi protocolli.
Venturi aveva proposto e contribuito a far approvare quella delibera in qualità di amministratore pubblico non di medico, quindi la sua azione non poteva essere condizionata dal pronunciamento dall’Ordine professionale. La Consulta ha ritenuto corretta questa impostazione.
Fin qui la complessa vicenda procedurale, ma i risvolti sono anche politici. L’Emilia Romagna, infatti, si è trovata per un anno con un assessore alle Politiche per la salute radiato dal suo stesso Ordine, seppur sostenuto immediatamente dal presidente Stefano Bonaccini. Un”ombra che ora la Corte ha eliminato confermando la correttezza dell”operato amministrativo.
Val la pena ricordare che all’epoca altri Ordini, società scientifiche e sindacati dei medici presero posizione a favore di Venturi.(r.cr.)
Nella foto Sergio Venturi e Stefano Bonaccini