Cà Vaina, il gestore Seacoop: “Lasciati senza informazioni dall”Amministrazione. Poco rispetto per i lavoratori”
Seacoop, la cooperativa sociale che gestisce dall’ottobre del 1996 Ca’ Vaina ha deciso di affidare ad una lettera aperta il suo sconcerto per come è stata gestita dalla Giunta Sangiorgi la vicenda della chiusura del centro giovanile di via Saffi. Una vera eccellenza del territorio che, per scelta dell”Amministrazione comunale, si fermerà per lavori di manutenzione straordinaria senza che venga definito come e quando proseguirà.
Così,dopo la dura presa di posizione di un centinaio di musicisti, frequentatori e cittadini, Seacoop racconta: “Abbiamo appreso molte decisioni prese dall”Amministrazione comunale, sul futuro di Cà Vaina, attraverso la stampa o leggendo post o commenti sui social”. Un modo definito “poco rispettoso del lavoro di uno staff di nove operatori e di un indotto di collaborazioni professionali di una trentina di persone, per la gestione delle attività”. E ancora: “Lasciare dei lavoratori senza informazioni su cosa ne sarà del loro posto di lavoro non è solo irrituale e ai limiti della correttezza istituzionale (ricordiamo che parliamo di una struttura pubblica). Noi crediamo che sia una vera e propria mancanza di rispetto che un amministratore comunale non possa permettersi”.Sono circa 5 mila le persone che ogni anno frequentano il Centro, come utenti o come fruitori di intrattenimenti. Oltre al funzionamento delle tre sale prova, dello studio di registrazione, del bar e dell’Informagiovani, anche centinaia di eventi culturali che hanno dato ai giovani e ai meno giovani l’opportunità di aggregarsi, confrontarsi, fare cultura e vivere momenti di socialità coinvolgenti e sicuri.
“Seacoop, investendo risorse proprie, aveva assicurato la gestione della struttura in deroga del bando, scaduto a fine 2018 – ricostruiscono dalla coop. -, per dar modo alla Giunta di elaborare e proporre un nuovo bando di gestione per gli anni a venire, garantendo alla comunità la prosecuzione del servizio, nello spirito di sussidiarietà che contraddistingue la cooperazione sociale. L’Amministrazione, invece, ha scelto in modo unilaterale di non dialogare e ha deciso di comunicare la propria decisione attraverso i giornali e i social giustificandola con la necessità di svolgere non ben precisati lavori che, se proprio necessari, si potevano eseguire durante la chiusura estiva o comunque si poteva parlarne durante gli incontri di verifica. In questo modo molti utenti che attualmente utilizzano i servizi del centro e dell’informagiovani, saranno costretti a soluzioni di ripiego o a cercare sistemazioni in strutture private o in altre città. Ora, con il prospettarsi del commissariamento del Comune a seguito delle annunciate dimissione della sindaca, il futuro di Cà Vaina è quanto mai nebuloso e preoccupante”.
Il 16 novembre sarà l’ultimo giorno, come già annunciato è prevista una festa per quella data intitolata “Arrivederci amore ciao”; parteciperanno utenti, band e Dj e che si preannuncia ricca di emozioni, per salutare un’esperienza amata da molti frequentatori, che stanno inviando la loro riconoscenza via social. (r.cr.)
Nella foto Ca” Vaina dalla pagina Fb del centro giovanile
Imola
È la conferma ulteriore dell’inadeguatezza di questa giunta che si è dimostrata fallimentare fin dal principio del suo mandato.