Da Jin Ju all”omaggio a Beethoven, al via la stagione concertistica 2019-2020 dell”Accademia
Nove concerti che avranno il clou nell’esibizione di Jin Ju, dieci anni dopo il concerto che tenne per Papa Benedetto XVI, che si intrecciano con il progetto Chigimola e che avranno anche una finalità solidale-artistica. La diciassettesima edizione dei Concerti dell’Accademia è ricca di qualità e novità: il cartellone invernale organizzato dalla Fondazione Accademia Internazionale di Imola «Incontri con il Maestro» avrà inizio il 6 novembre e terminerà l’8 maggio e, nella sua prima parte (fino alla fine del 2019) ospiterà i concerti organizzati in sinergia con la Chigiana di Siena nel progetto Chigimola Musica che vede le due accademie unite in un’iniziativa formativa e concertistica, mentre la seconda parte vedrà una serie di appuntamenti che si concluderà con l’integrale dei cinque Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven eseguiti dai brillanti pianisti dell’Accademia nel duecentocinquantesimo anno dalla nascita del compositore.
La rassegna, inoltre, vuole sostenere il restauro del complesso dell’Osservanza attualmente in corso: con il ritiro dell’invito per accedere ai concerti, che va effettuato presso la sede dell’Accademia nella Rocca, sarà possibile donare un’offerta libera destinata al recupero dell’ex convento. «L’Accademia è nata a Imola con il sostegno della città – afferma, nel comunicato stampa della rassegna, il fondatore e direttore dell’Accademia, Franco Scala -.Nel corso dei suoi trent’anni di vita, pur non mancando momenti di difficoltà, non ha mai sentito venir meno la vicinanza dei cittadini, dei sostenitori imolesi e dell’amministrazione comunale. Crediamo quindi che l’Accademia debba ricambiare con segno riconoscente ciò che ha ricevuto. Per tale motivo abbiamo pensato quest’anno di dedicare la stagione dei concerti 2019-2020 al recupero del complesso conventuale dell’Osservanza di Imola, un gioiello della nostra città che merita di essere restituito al suo originario splendore. Con il ritiro degli inviti ai concerti sarà possibile donare un’offerta libera direttamente al comitato RestauroOsservanza onlus che si occupa della valorizzazione del complesso conventuale. Tale sinergia evidenziale potenzialità dell’Accademia quale volano di crescita e di sviluppo culturale a beneficio del territorio».
«Imola presenta molteplici eccellenze, tra queste, dal punto di vista storico-artistico, l’ex convento dell’Osservanza nonché, per il mondo della musica Internazionale, l’Accademia “Incontri con il Maestro”. Dalla stima e dall’amicizia tra queste due realtà, che ripetutamente hanno già collaborato in passato, è nata l’idea di entrare in sinergia in modo ancor più sostanziale favorendola raccolta fondi per il recupero del complesso architettonico ex convento dell’Osservanza – spiega Maurizio Barelli, responsabile del Comitato RestaurOsservanza-. Le opere di restauro sono incorso e riguardano gli ambienti più legati alla vita e alla storia cittadina tra cui la sede del Circolo Silvio Pellico, la sala Gardi, la sede del primo gruppo Scout di Imola nato sessant’anni fa, le aule adibibili a zona studio e catechismo e il famoso «hortus conclusus». RestaurOsservanza onlus ringrazia Franco Scala e la sovrintendente Angela Maria Gidaro per aver pensato di dedicare al recupero del complesso conventuale questa stagione concertistica; saremo inoltre grati a tutti coloro che aderiranno alla proposta partecipando ai concerti e compiendo un gesto importante per la città con la donazione di un’offerta».
I primi quattro concerti della stagione si terranno alla Sala Mariele Ventre a palazzo Monsignani con inizio alle 20.45. Il 6 novembre vedrà l’esibizione di due talentuosi dell’Accademia Chigiana- Giuseppe Gibboni al violino, accompagnato da Stefania Redaelli al pianoforte – che eseguiranno musiche interamente dedicate a Beethoven. Il secondo appuntamento, il 19 novembre, si svolgerà sulle note di Boccherini, Beethoven e Schubert interpretate sempre da giovani artisti emergenti: la violoncellista Emanuela Mosa e il pianista Alberto Ferro. Il 29 novembre il Quartetto Indaco proporrà una scelta di quartetti di Beethoven, mentre il 12 dicembre l’acclamato pianista internazionale Alessandro Taverna,già allievo dell’Accademia di Imola, si esibirà con il Quartetto Nous con musiche di Brahms e Schumann. Il 23 dicembre, per l’evento conclusivo del Chigimola, ci si sposterà al teatro Stignani dove Jin Ju sarà protagonista del Gran Concerto di Natale esibendosi su sette strumenti originali, fortepiano e pianoforte romantico, e riproponendo, a dieci annidi distanza, il Concerto in Vaticano eseguito per Papa Benedetto XVI alla Sala Nervi di Roma quando l’Accademia vi venne invitata nel 2009. Gli strumenti che la talentuosa pianista suonerà,originali d’epoca, saranno concessi all’Accademia imolese dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dall’Accademia Bartolomeo Cristofori di Firenze.
I concerti inizieranno tutti alle 20.45. L’ingresso sarà possibile previo ritiro dell’invito recandosi presso la sede dell’Accademia (Rocca Sforzesca, entrata laterale, piazzale Giovanni dalle Bande Nere 12) dal lunedi al giovedi dalle 9 alle 19, il venerdì dalle 9 alle 17. Con il ritiro dell’invito sarà possibile donare un’offerta libera destinata al recupero del Complesso Conventuale dell’Osservanza, opera alla quale l’Accademia dedica la stagione dei concerti 2019-2020. (r.c.)
Nella foto la pianista Jin Ju