La delegazione imolese dell”Accademia italiana della cucina ha premiato il Pastificio Bettini
«Il segreto della buona pasta fatta a mano? L’amore, tanto amore, e passione. La pasta la devi accarezzare come si accarezza una donna». Parola di Maria Camaggi, che nel 1990 ha aperto, insieme al marito Graziano Bettini, il laboratorio di pasta fresca Pastificio Bettini. A loro, giovedì della settimana scorsa, la delegazione di Imola dell’Accademia italiana della cucina ha consegnato il premio «Massimo Alberini». Istituito nel 2014 ed intitolato al cofondatore dell’Accademia nonché vicepresidente onorario della stessa, tale riconoscimento viene assegnato a quegli esercizi commerciali estranei all’Accademia che da lungo tempo, con qualità costante, offrono al pubblico alimenti di produzione propria, lavorati artigianalmente con ingredienti di qualità eccellente e tecniche rispettose della tradizione del territorio.
E l’occasione della consegna è stata la «cena ecumenica» svoltasi all’agriturismo ristorante Frascineti, in cima alle colline dei Tre Monti, ad Imola. Ogni terzo giovedì del mese di ottobre, infatti, l’Accademia della cucina propone questa iniziativa, che vede tutte le 220 delegazioni italiane e le 80 situate all’estero ritrovarsi per una riunione conviviale dedicata allo stesso argomento. «La “cena ecumenica” rappresenta un’occasione per sviluppare attraverso la convivialità, i valori della cucina italiana, con la valorizzazione degli elementi identitari del cibo, non solo con la sua genuinità ed originalità, ma anche attraverso un menu rappresentativo delle caratteristiche delle cosiddette “tre T” che caratterizzano la cucina italiana: tradizione, territorio e tecniche originali», ha spiegato Antonio Gaddoni, il delegato di Imola dell’Accademia della cucina. E in quest’ultima occasione, il tema scelto era «la pasta fresca, ripiena e gli gnocchi nella cucina della tradizione regionale». Un tema ben posto al centro del menu della serata proposto dall’agriturismo Frascineti, in un trionfo di formati e sapori, dai tortelli di ricotta burro e salvia ai garganelli pancetta e scalogno, dalle tagliatelle al ragù di prosciutto agli strozzapreti al ragù, unitamente al coniglio al forno, altro cavallo di battaglia della cucina del ristorante dell’agriturismo, ai cui titolari, a fine serata, Antonio Gaddoni ha consegnato il gagliardetto dell’Accademia e la vetrofania.
L’occasione giusta, quindi, per consegnare anche il meritato riconoscimento ai fondatori del Pastificio Bettini. Già gestori di un negozio di alimentari, Maria Camaggi ed il marito Grazian oBettini hanno avviato l’attività di produzione di pasta fresca al dettaglio poco meno di trent’anni fa, prima in via Selice, ed ora invia Cavour, riuscendo nel tempo a crescere e farsi conoscere eapprezzare anche da rinomati ristoranti del territorio, come il San Domenico, ed anche da una società di catering fornitrice dei Gran premi di Formula Uno nel mondo e degli Internazionali dit ennis di Roma. Tanto da ricevere encomi da chef del calibro di Valentino Marcattilii e Massimo Bottura, tanto per fare qualche nome. (r.cr.)
L”articolo è su «sabato sera» del 24 ottobre