La chiusura di Ca” Vaina fa discutere, la soluzione del Comune non soddisfa musicisti e giovani
Ca’ Vaina si trasferisce nei locali della scuola di musica Vassura Baroncini di via Fratelli Bandiera. Questa la soluzione dell’Amministrazione Sangiorgi per ovviare alla chiusura per una serie di lavori, che si aggiungono all’attesa di un nuovo bando per la gestione di centro giovanile e sale prova dopo la proroga dei mesi scorsi. La proposta, però, non ha soddisfatto i frequentatori che hanno risposto con una lettera con quasi un centinaio di firme, e suscitato perplessità e preoccupazione anche a livello politico.
La nota della Giunta. «Dai primi riscontri effettuati è emerso che lo stabile ospitante le attività, edificio notevolmente datato, necessita di maggiori interventi rispetto alle previsioni», spiegava la Giunta, attraverso una nota, il 23 ottobre. «Oltre ai lavori di inventario, di imbiancatura e voltura delle utenze già previsti, se ne sono aggiunti altri attinenti al rifacimento dell’impianto elettrico, alla sistemazione del tetto, all’installazione dell’allarme antincendio e ad un intervento sulla scala a chiocciola interna all’immobile – entra nei particolari l’Amministrazione –. Per questi ulteriori necessità, che garantiranno allo stabile una generale opera di ammodernamento ed adeguamento, Area Blu ha preventivato di realizzare i lavori entro qualche mese».
La soluzione? «Nel frattempo l’Amministrazione comunale metterà a disposizione alcune aule presso la scuola di musica Vassura Baroncini da utilizzare come sale prove, per permettere ai ragazzi di continuare le loro attività malgrado la temporanea chiusura del centro».
La lettera. Non passano ventiquattr”ore che settantaquattro fra musicisti e utenti di Ca” Vaina mettono nero su bianco i loro timori: «Non solo i musicisti sono preoccupati, sia per la chiusura delle sale sia per la chiusura di un luogo in cui proporre la propria musica, ma anche gli utenti dell’Info Giovani, dell’Art Rock Cafè e gli altri organizzatori dei corsi e delle rassegne artistiche e musicali organizzati in loco» si legge nel documento.
Quanto al trasferimento in via Fratelli Bandiera, due le ragioni della contrarietà: «Allestire spazi per le prove alla scuola di musica Vassura Baroncini, non rispettando gli orari serali del centro giovanile Ca’ Vaina, non costituisce né una alternativa valida, né una soluzione al problema, in quanto la maggior parte degli utenti utilizzano le sale in orario serale, orario in cui la Vassura Baroncini è chiusa».
La speranza collettiva è che «il Comune riesca a tenere aperta questa prolifica comunità e insieme esempio concreto di aggregazione creativa – si conclude la lettera –. La chiusura del centro giovanile Ca’ Vaina sarebbe una grave perdita per la città». Alle prime settantaquattro firme, questa mattina se ne sono aggiunte altre ventidue.
La politica. A condividere i contenuti della lettera anche sono Giacomo Gambi, consigliere comunale del Partito democratico, e Giuseppina Brienza, coordinatrice di Italia in Comune per Imola e circondario. «C’è una sola verità: il Comune di Imola ha deciso che il centro non rientra tra le attività utili per i giovani – commenta il primo, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook –. Ed il problema è che nel frattempo non ha individuato altre priorità». Il bisogno di manutenzione che l’Amministrazione ha indicato come motivazione del trasferimento è una «problematica mai evidenziata in questo anno in cui abbiamo posto periodicamente delle domande su Ca” Vaina – incalza Gambi –. Il Comune passa la palla ad Area Blu. Così adesso, se il Centro non riaprirà, potranno dare la colpa ad Area Blu anche per questo».
«Se è vero che il centro giovanile ha bisogno di così tanti interventi, perché non è stato chiuso immediatamente, per garantire la massima sicurezza possibile per gli operatori e per gli utenti? – domanda a sua volta la Brienza –. E con la scuola di musica chiusa alla sera, in quali orari questa Amministrazione immagina che si possano programmare attività come le prove e i concerti? In contemporanea con le lezioni?». Ma soprattutto, «tutte le opportunità che caratterizzano il centro giovanile come tale in quali spazi verranno garantiti? – chiede ancora la coordinatrice di Italia in Comune –. Se verranno garantiti». (lu.ba.)
Nella foto Ca” Vaina l”estate scorsa