Bufera su Bio-on, il sindaco Tinti e l”assessora regionale Costi: “Tavolo di salvaguardia per tutelare i posti di lavoro”
La vicenda di Bio-On, la società di bioplastiche di Gaiana di Castel San Pietro al centro di un”inchiesta della Procura di Bologna per false comunicazioni e manipolazione di mercato, rischia di trasformarsi in un guaio anche per gli investitori e i lavoratori. Per non parlare dello scoramento di un territorio che aveva accolto con favore l”arrivo di un”azienda che aveva investito milioni per riconvertire e riqualificare un vecchio insediamento industriale con l”obiettivo, tra l”altro, di puntare ad un settore innovativo della green economy, le bioplastiche.
Il sindaco di Castel San Pietro, Fausto Tinti, nonché Consigliere metropolitano con delega allo Sviluppo economico, e Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive commentano così l”accaduto: “I riscontri dell”indagine della magistratura sulla vicenda di Bio-On, che ha portato alle misure cautelari scattate per i vertici aziendali con le accuse di falso in bilancio e manipolazione del mercato, destano preoccupazione”. La Borsa Italiana, nel frattempo, oggi ha reso noto che i titoli di Bio-on “sono sospesi a tempo indeterminato dalle negoziazioni.
L”intenzione delle istituzioni è non rimanere con le mani in mano in attesa che terminino gli accertamenti: “Il compito della politica adesso è quello di concentrare l”attenzione sulle implicazioni di questa vicenda sui lavoratori e sui risparmiatori che rischiano di entrare in una fase di incertezza. Attiveremo quanto prima in Città metropolitana, insieme alla Regione Emilia Romagna, un Tavolo di salvaguardia – concludono – per verificare la situazione, con l”obiettivo della tutela dei posti di lavoro”. (l.a.)
Nella foto le fiamme gialle ieri mattina nella sede di Bio-On (foto guardie di finanza)