Grande festa per i dieci anni del Nido di Cornelia
Grande festa di compleanno, sabato scroso, per il Nido di Cornelia, che ha aperto le proprie porte alla città per festeggiare i suoi primi dieci anni di attività.
Attivo dal 2009, il Nido di Cornelia, gestito dalla cooperativa sociale Seacoop, è il primo in Emilia-Romagna, ideato e promosso da più aziende, quali Hera Spa e Asscooper-Legacoop, di cui fanno parte realtà come Cefla e Sacmi.
Si trova in un edificio costruito con criteri di eco-sostenibilità e bioedilizia, e propone alle famiglie il metodo pedagogico Montessori dopo averlo introdotto, con una sperimentazione partita nel gennaio del 2016, in seguito alla partecipazione delle educatrici del Nido, Micaela De Simone e Valeria Geraci, a un corso tenuto alla sede della Fondazione Montessori a Pavia.
«Lavorare per lo sviluppo della collettività è un onore e un onere che Seacoop cerca di portare avanti con cura e tendendo a migliorare continuamente – commenta Roberta Tattini, presidente di Seacoop –. L’esperienza di gestione del nido d’infanzia ‘Cornelia’ ci ha proposto una collaborazione tra pubblico e privato, aziende e municipalità, che ci ha stimolato e ha reso partecipe il gruppo di lavoro dell’area infanzia a formarsi sul metodo Montessori, in un percorso di crescita continua con i tanti bambini e le tante bambine che lo hanno frequentano e che sono iscritti/e a tutt’oggi al servizio».
«Il nido rappresenta un”occasione di crescita fondamentale per i bambini – aggiunge Francesca Broccoli, coordinatore pedagogico di Seacoop – e noi, come servizio, cerchiamo di accompagnare i bimbi nella scoperta e nello sviluppo che porterà ciascuno a costruire la propria identità. È curioso riflettere sul fatto che nei primissimi anni di vita si costruiscono i tasselli fondamentali che influenzeranno tutto lo sviluppo successivo del bambino e di questi anni non si conserva quasi memoria a livello consapevole. Rimane però dentro al bambino un bagaglio decisivo alla sua crescita, sono anni di formazione senza pari, potremmo dire. Maria Montessori, non a caso, definiva la mente del bambino in questo periodo “la mente assorbente”». (r.cr.)