A Medicina un fondo per rimborsare gli over 65 vittime di furti, scippi o rapine
Verranno rimborsati dal Comune i medicinesi vittime di furti, scippi o rapine con oltre 65 anni di età «essendo considerati la categoria più colpita e più esposta a questo genere di reati». E’ questo il senso della bella iniziativa che l’Amministrazione comunale sta portando avanti in collaborazione con Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Uilp. Dopo l’approvazione all’unanimità in Consiglio comunale lunedì 30 settembre, è stato istituito il fondo e il giorno seguente firmato l’accordo con i sindacati. In sostanza, il Comune di Medicina si impegna a risarcire gli importi dichiarati fino a 100 euro, che salgono a 300 euro qualora sia necessario intervenire per ripristinare serrature, porte o finestre, previa presentazione della fattura o ricevuta del professionista che ha effettuato l’intervento. La cifra sale a 500 euro in caso di furto nel giorno del ritiro della pensione e sono previsti 60 euro forfettari in caso di furto di cellulare o smartphone.
In ogni caso, è possibile includere all’interno del rimborso massimo consentito anche i costi per il rifacimento di documenti, bancomat e affni. «Il rimborso vale anche nel caso in cui siano stati rubati oggetti personali, ad esempio computer, televisione o gioielli, ma sempre entro i tetti di spesa stabiliti dal Comune – precisa l’assessore alla Sicurezza, Marco Brini -. Complessivamente, l’Amministrazione ha stanziato un fondo di 4.500 euro fino a dicembre 2020. Per ora sono a conoscenza di un paio di persone che si erano dette interessate perché hanno subito un furto». Il cittadino potrà rivolgersi ai sindacati, i quali provvederanno a inoltrare la domanda al Comune che, previa verifica dei requisiti, disporrà la liquidazione del contributo.
Per presentare domanda occorre la denuncia del sinistro alle forze dell’ordine (avvenuta entro i due mesi antecedenti la richiesta del rimborso) e un’autocertificazione che dichiari che il richiedente non sia titolare di una polizza che già lo tutela da furti e truffe. «Oltre a configurarsi come un rimborso economico – concludono dal Comune -, questo provvedimento vuole dimostrare la vicinanza delle istituzioni verso il cittadino in un momento di diffcoltà e fragilità, incoraggiando la denuncia di questi reati, che è un atto fondamentale per il lavoro delle forze dell’ordine, ma sempre più spesso i cittadini rinunciano a farla». (gi.gi.)
Nella foto: il sindaco di Medicina Matteo Montanari durante la firma con i sindacati