Motociclismo e sicurezza secondo Nico Cereghini
Casco in testa ben allacciato, luci accese anche di giorno e prudenza sempre. È il motto di Nico Cerghini, pilota e giornalista sportivo e tester moto. Ma è anche un marchio di fabbrica, per così dire, della sicurezza in moto. Soprattutto su strada, perché in pista ci pensano i regolamenti sempre più stringenti a proteggere i piloti con le migliori ed ultime tecnologie. Ma è su strada che gli utenti delle due ruote corrono i rischi maggiori, e non solo (o non sempre) per colpa della velocità. Strade sconnesse, distrazioni alla guida, animali vaganti. Questi sono solo alcuni dei rischi da cui ogni motociclista deve proteggersi sempre pur senza pensarci mai. Perché altrimenti, nonostante la passione che spinge forte, non si dovrebbe nemmeno partire.
Per fortuna la tecnologia delle protezioni per i motociclisti si sviluppa si pari passo con quella delle moto. Così, per mezzi sempre più performanti ma anche sicuri, esistono presidi sempre più protettivi. A partire dall’abbigliamento delle grandi aziende che da anni lavorano per la sicurezza dei piloti e di tutti i motociclisti, come Dainese. Ed è proprio allo store Dainese di Bologna che incontriamo Cereghini, Nico per gli amici. E fra motociclisti si è tutti amici.
Nico racconta la storia della sua esperienza personale che, in parte, coincide con un pezzo della storia delle moto e di tutto quello che gira attorno al mondo delle due ruote. Dai primi presidi di sicurezza in pista (qualcuno ricorderà i cosiddetti ballini) alle misure di sicurezza più moderne, passando per l’abbigliamento, l’invenzione degli slider alle ginocchia (poi anche ai gomiti!), della gobba aerodinamica, del paraschiena sdoganato da Spencer, e così via. Cose che prima si chiamavano istrice e armadillo ed oggi invece hanno complessi nomi che vengono dall’inglese.
Essendo Nico anche un motociclista da strada, gli chiediamo dei guardrail salva-motociclisti, quelli gialli in plastica che l’associazione bolognese Motorlab promuove realizzando eventi di raccolta fondi per sopperire ad un’assenza che talvolta è dovuta alla mancanza di fondi pubblici. “I guardrail gialli in plastica VR46 sono i guardrail giusti per la sicurezza dei motociclisti – dice -. Le recente battaglia per le vite dei motociclisti ha mosso l’opinione pubblica sin una qualche maniera anche i legislatori, che però con il decreto sicurezza hanno fatto più caos che altro. I costi per le amministrazioni restano eccessivi e i presidi per quanto utili non sono alla loro portata”. Per fortuna ci sono associazioni e realtà locali, come la bolognese Motorlab, che provvedono a colmare il vuoto pubblico garantendo un po’ più di sicurezza per le strade, non solo per i motociclisti ma anche per i ciclisti.
Protezioni attive e passive a parte, c’è un’altra regola importante che Nico suggerisce di adottare come buona norma ogni volta che si esce in moto: non andare mai da soli, se possibile, per non dover affrontare da soli situazioni critiche come una caduta o un incidente per causa di un animale.
E’ proprio così: casco in testa ben allacciato, luci accese anche di giorno e prudenza sempre.
mi.mo