Si conclude con la serata finale aperta al pubblico lo «Stignani Competition», il concorso imolese dedicato alla lirica
Centootto cantanti da trentaquattro diversi Paesi di tutto il mondo. Conta tanti partecipanti la seconda edizione dello «Stignani Competition», concorso canoro dedicato alla lirica ideato dalla cantante tedesca-slovena Elvira Hasanagic e dal pianista imolese Francesco Frudua. Rispetto allo scorso anno, quando la competizione aveva coinvolto appena qualche decina di cantanti dato che era stata pensata come step finale di un masterclass di lirica, la seconda edizione dello Stignani Competition ha letteralmente inondato Imola di cantanti da tutto il mondo, dalla Russia all’Australia, dalla Cina alla Corea, dall’Islanda alle Filippine.
Il concorso è frutto della collaborazione tra la città di Imola, con il teatro comunale Ebe Stignani, e l’Internazionale Musikverein Ebe Stignani di Monaco ed è naturalmente dedicato alla mezzosoprano italiana conosciuta in tutto il mondo che ha vissuto gli ultimi anni di vita proprio a Imola. Le fasi eliminatorie per i centootto cantanti sono iniziate mercoledì 2 ottobre, a porte chiuse all’interno del teatro comunale. Sempre riservate sono state anche le semifinali, con solo venticinque cantanti a sfidarsi. La serata finale di oggi, domenica 6 ottobre è invece aperta al pubblico, che potrà gratuitamente assistere alle esibizioni dei dieci finalisti impegnati ciascuno con due arie. Non solo: a metà fra un Sanremo e un Amici, i presenti saranno chiamati a esprimere il proprio giudizio da cui dipenderà il Premio del pubblico, una targa consegnata dalla sindaca Manuela Sangiorgi e la possibilità di concerti durante il corso della stagione concertistica europea.
Una possibilità, quella dei concerti, che si giocheranno anche i primi tre classificati, oltre ad una somma in denaro da tremila euro per il vincitore, duemila per il secondo classificato e mille per il terzo. «Il valore dello Stignani Competition sta proprio nel fatto che punta a far emergere i talenti pronti per una carriera da professionisti della lirica – spiega uno degli organizzatori, Francesco Frudua -.Il nostro è un concorso per creare possibilità reali, per questo non abbiamo imposto limiti di età ai partecipanti, che dovranno essere preparati tanto nel canto quanto nella presenza scenica». A giudicarli, infatti, sarà una giuria tecnica formata da direttori di teatri e festival, oltre ad agenti e imprenditori del mondo dello spettacolo.
«Sarà un bel concerto quello di domenica – invita Luca Rebeggiani, direttore del teatro comunale Ebe Stignani e membro della giuria -. Sono iscritti al concorso soprani, mezzosoprani, contralti, baritoni, bassi e tenori e vi sarà la rara occasione anche di ascoltare alcuni controtenori o sopranisti, cantanti falsettisti artificiali che riprendono la tradizione che un tempo era dei castrati, una vocalità particolare e quasi del tutto scomparsa dopo che la truce pratica è stata vietata a partire da inizio Ottocento». «Questo concorso che Imola ospita è un’occasione unica per conoscere un settore forse poco noto oggi, quello della lirica, ma certamente di lunghissima tradizione culturale», è l’invito della prima cittadina imolese. (mi.mo)
Nella foto la presentazione del concorso: da sinistra Luca Rebeggiani, Manuela Sangiorgi, Elvira Hasanagic e Francesco Frudua