Calcio serie C, conosciamo meglio il nuovo tecnico dell”Imolese Gianluca Atzori
Una buona squadra come dev’essere fatta? Chi para, chi segna e chi insegna». E’ una delle frasi che Gianluca Atzori, nella sua carriera da allenatore, ha spesso utilizzato per descrivere gli ingredienti dai quali partire per le proprie squadre. Il primo impatto è stato diverso, visto che si è passati da quel «frustrante» che è stato il ritornello dell’ultima conferenza stampa di Federico Coppitelli da allenatore dell’Imolese dopo il ko con la Virtus Verona, alla sicurezza che Gianluca Atzori ha mostrato sulle possibilità che la squadra a lui affidata possa togliersi da quei guai nei quali è precipitata con l’ultimo posto e le 4 sconfitte consecutive.
Parole rassicuranti, quelle che ha usato l’allenatore nato nel 1971 a Collepardo (paesino in provincia di Frosinone) ma ravennate di adozione, visto che vive nella città dove ha giocato 4 anni in serie B. Un Ravenna poi diretto al primo anno da allenatore (stagione 2008/09), dopo le esperienze come vice di Silvio Baldini a Parma, Lecce e Catania (dove ha collaborato anche con Walter Zenga nell’ultimo anno al Cibali). I play-off per la promozione in serie B conquistati con il Ravenna (eliminazione in semifinale) gli aprono le porte al salto doppio, visto che nel 2009 viene chiamato a dirigere i rossoazzurri, venendo però esonerato a dicembre quando la società etnea affida la panchina a Mihajlovic. La storia di Atzori in panchina riparte sempre nel sud, visto che con la Reggina in B nell’anno successivo centra il 6º posto ed i play-off per la promozione in serie A terminano in semifinale con il Novara. Proprio a Reggio Calabria Atzori conosce Vincenzo Franco, preparatore atletico che ritrova ad Imola e che resta, assieme a Stefano Fabi, nello staff della prima squadra anche dopo l’esonero di Coppitelli.
A proposito di staff, ci sono due nomi che lavorano con Atzori che non passano inosservati: il primo e più famoso è certamente Carlo Simionato (preparatore atletico assieme a Franco), velocista nato a Ravenna nel 1961 che è stato medaglia d’argento della staffetta 4×100 ai Mondiali di Helsinki dell’83 assieme a Mennea, Tilli e Pavoni. Il secondo è quello di Flavio Giampieretti (allenatore in seconda), uno degli uomini simbolo dell’Empoli dei miracoli, dove giocava assieme ad Atzori ed ai vari Di Natale, Rocchi, Cappellini e Vannucchi. Simionato e Giampieretti sono due «pretoriani» di Aztori e con lui hanno condiviso tante tappe di una sorta di giro dell’Italia (paragone d’obbligo, visto che Aztori è un cicloamatore) su panchine come quelle della Sampdoria, dello Spezia, della Reggina, del Siena, della Pistoiese e della Pro Vercelli, che contraddistinguono gli ultimi anni in panchina del nuovo allenatore dell’Imolese. Mister che al Bacchilega ha ritrovato pure Filippo Ghinassi che, ai tempi del Ravenna, ha svolto il ruolo di osservatore per lui. (an. mir.)
Nella foto (Isolapress): Gianluca Atzori