Oneri di urbanizzazione, Medicina agevola chi riqualifica e le imprese, ma contiene gli aumenti sulle nuove costruzioni
Contenere l”aumento rispetto al massimo consentito dalla normativa regionale e introdurre una serie di riduzioni per promuovere il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio dentro al centro urbano del capoluogo e per aiutare imprese e frazioni. Queste, in sintesi, le scelte fatte dall”Amministrazione di Medicina in tema di oneri di urbanizzazione e approvate dal Consiglio comunale nei giorni scorsi. La delibera, che interviene su una materia che da quasi vent”anni non subiva adeguamenti, introduce le modifiche rese necessarie al fine di adempiere alle disposizioni della nuova legge urbanistica della Regione Emilia-Romagna.
Nel dettaglio, queste sono le principali novità contenute nell”atto approvato: per quanto riguarda le nuove costruzioni, il Comune di Medicina le disincentiva fuori dal territorio urbanizzato, ma provvede a calmierare l”aumento regionale che prevedeva un aumento fino a tre volte l”ammontare degli oneri di urbanizzazione precedenti; passando alle frazioni, gli oneri vengono ridotti del 30% sulle abitazioni (escludendo però Ganzanigo e Villa Fontana) e si prevede un”agevolazione per le attività produttive; a tutti gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana si applica una riduzione del contributo di costruzione pari al 35%; le nuove residenze destinate agli anziani e le strutture socio-sanitarie risultano agevolate con la riduzione del 30% sugli oneri di urbanizzazione secondari; sempre del 30% è anche la riduzione per i nuovi edifici costruiti con elevati standard qualitativi e di efficienza energetica; infine, riduzioni sono previste per il piccolo commercio.
L’obiettivo di massima, dunque, è incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, il piccolo commercio e gli artigiani, mentre tutte le agevolazioni hanno lo scopo di sostenere la qualità e lo sviluppo sostenibile del territorio. «Lo scopo – conferma il sindaco Matteo Montanari – è favorire la rigenerazione e riqualificazione dell’edilizia per ridurre il consumo di suolo alla base della nuova legge regionale e favorire le zone periferiche». (r.cr.)
Nuove costruzioni…il lupo perde il pelo, ma non il vizio…. evviva lo sviluppo “sostenibile”…..