Cortocircuito 5Stelle, il gruppo di maggioranza tenta di dare “la linea” ma i dissidi continuano
Ha suscitato più di una perplessità il comunicato stampa diffuso dal Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Imola nel pomeriggio di ieri l’altro. «Un rendiconto utile in risposta ai dubbi e perplessità legati all’attuazione del nostro programma elettorale – si legge nella nota -. Anche se abbiamo sempre posto la trasparenza e la rendicontazione del nostro operato tra i dogmi della stessa attività amministrativa, l’informazione non è mai abbastanza». Segue l’elenco dei traguardi che il Movimento rivendica: due pagine e mezzo con ogni singolo atto fatto in questi quattordici mesi, piccolo e grande, su urbanistica, sanità, sicurezza e legalità, ambiente, scuola, discarica e raccolta dei rifiuti, Polizia municipale, Area Blu…
Ma l’impressione è che quello che vorrebbe essere un mea culpa, per così dire, sia diretto verso i dissidenti interni più che all’esterno, cioè a richiamare “alla linea” i sei consiglieri comunali che il 17 durante il Consiglio comunale hanno presentatoin aula una dura critica e si sono dimessi da ogni incarico e commissione. Una profonda divisione all’interno della maggioranza pentastellata che si è confermata martedì quando, sempre in Consiglio comunale, i sei si sono astenuti sui nomi proposti dal loro gruppo per i nuovi presidenti delle commissioni 3, 4 e 5. Di fatto hanno fatto mancare la maggioranza e bocciare le candidature. Martedì prossimo si replica.
Chi è quindi il «Gruppo» che ha scritto la nota? Quello dei consiglieri della maggioranza fedelissimi alla prima cittadina oppure la frangia critica? Un cortocircuito nel quale il M5s non sembra trovare una via d’uscita e che continua a rimbalzare commenti tra chat e social network. «Non sosteniamo certo di non meritare alcuna critica – osserva decisa la nota -. Rammentiamo, però, che per essere da poco più di un anno al timone del governo cittadino e al netto delle palesi difficoltà riscontrate a causa della carenza numerica di personale comunale, delle “rigidità” ereditate dal precedente e consolidato sistema di gestione del Comune, e non ultimo anche dal fisiologico periodo di apprendistato della complessa macchina municipale, non abbiamo mai perso di vista il nostro programma elettorale, forgiato su un quinquennio amministrativo che ci permetterà di sviluppare e realizzare quanti più punti tematici possibili».
«Sostenere di agire contro il nostro programma o che abbiamo rinunciato a realizzarlo è, semplicemente, falso e poco corretto intellettualmente» aggiunge il comunicato, senza esplicitare il destinatario di questo messaggio, anzi alimentando la convinzione che si tratti di un dibattito tutto interno. «Sono considerazioni legittime e del tutto personali – conclude la nota – quelle che vertono sull’operato dell’attuale Amministrazione in linea o meno con presunte tempistiche o crono programmi che, lo ribadiamo, prevedono un percorso di mandato di cinque anni».
Mandato che si prospetta sempre più complicato proseguire per l’Amministrazione Sangiorgi che vede buona parte delle truppe a fedeltà condizionata (ai temi del programma elettorale), soprattutto con la spada di Damocle del bilancio da approvare (una bocciatura in consiglio sarebbe l’equivalente di una mozione di sfiducia). (r.cr.)
Nella foto la sindaca Manuela Sangiorgi in Consiglio comunale martedì 17