Nuoto, la piscina «Ruggi» di Imola sarà Centro Federale per la rana
La stagione del nuoto è ormai partita. Dopo le meritate vacanze post-Mondiali, tutti i big della disciplina sono tornati in vasca per affrontare l’annata che porterà a Tokio 2020. In particolare, questo è un momento piuttosto caldo: è infatti notizia della scorsa settimana che Imola e l’Imolanuoto sono state riconosciute dalla Fin come Centro Tecnico Federale e punto di riferimento nazionale per la specialità «rana». Un fulmine a ciel sereno, proprio a ridosso dell’inizio dell’International Swimming League, nuova competizione a squadre voluta dal magnate ucraino Konstantin Grigorishin e che aspira a dare maggiore visibilità ed introiti al nuoto.
Dal primo gennaio 2020 e fino al 2024 Imola sarà Centro Tecnico Federale. «Credo si tratti di un riconoscimento per quello che è stato fatto in questi anni da una società così piccola – ha commentato l”allenatore Casella -. Abbiamo atleti al top in Italia e alcuni giovani molto validi, quasi tutti ranisti. Siamo diventati un punto di riferimento in questa specialità. La Federazione italiana si è impegnata a sostenere l’Imolanuoto: se riuscirà a fornire l’aiuto necessario per la copertura della vasca da 50 metri, aumenterà lo spazio a nostra disposizione e magari, un giorno, ci sarà la possibilità di vedere altri atleti al top in Italia allenarsi al complesso Ruggi». Parole confermate dal presidente dell’Imolanuoto, Mirko Piancastelli: «La copertura della piscina da 50 metri è una possibilità, ma al momento non c’è nulla di certo. Sicuramente fa piacere essere stati riconosciuti dalla Federazione come punto di riferimento in Italia per la rana e questo comporta una maggiore attenzione da parte loro nei nostri confronti. Per la copertura della piscina da 50 metri molto dipenderà da cosa vorrà fare l’Amministrazione comunale: credo si tratti di una cosa molto importante per la città, non solo per gli atleti di grande livello. Il nostro focus tecnico rimane sulla preparazione delle Olimpiadi di Tokyo 2020: per fortuna abbiamo la possibilità di sfruttare la piscina coperta di Ravenna per i nostri atleti». (an.cas.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 26 settembre.
Nella foto: Martina Carraro e Fabio Scozzoli
Speriamo sia la volta buona per la copertura della vasca da 50 metri, un’opportunità in più non solo per gli atleti di livello internazionale, ma per tutti gli atleti e non solo… Più di una volta se ne è parlato, poi l’amministrazione comunale preferi’ dirottare i soldi per la costruzione della piscina all’Ortignola, che si è rivelato un vero e proprio buco nell’acqua! Almeno una volta si pensi agli atleti!!!