«Rubrica salute»: stress da fine vacanze, meglio pianificare il ritorno al lavoro
Si dice sempre «Ne riparliamo a settembre», ma poi settembre arriva, e non sempre siamo preparati al rientro nei nostri posti di lavoro, nella nostra casa, alle nostre abitudini. «Lo shock del ritorno non riguarda tutti – spiega Alba Natali, responsabile del Dipartimento di Salute mentale, Dipendenze patologiche dell’Ausl di Imola -. Alcune persone tornano alla vita di sempre senza problemi. Altre, invece, si ritrovano a soffrire di piccoli disturbi legati proprio al ritorno alla solita routine quotidiana. Tra questi, ansia, insonnia, nervosismo, mal di testa e irritabilità, ma anche tensioni muscolari, eccesso di sudorazione e tachicardia». Situazioni che possono preoccupare. «Definito stress da rientro o post vacation blues – continua Natali – è un disturbo molto diffuso, ma che scompare nel giro di pochi giorni, appena il nostro organismo riprende i ritmi a noi familiari. Non è una patologia, insomma, ma ansia e spossatezza possono comunque infastidire».
Non ne sono esenti neanche gli studenti. «Anche i più giovani, soprattutto se in età adolescenziale – dice ancora Natali -, possono vivere il ritorno a scuola in maniera emotivamente traumatica». Alcuni consigli, però, possono aiutarci ad avere un «dolce ritorno». Intanto, riprendiamo i ritmi della nostra quotidianità senza troppi eccessi. Se possiamo, torniamo con uno o due giorni di anticipo rispetto al rientro in ufficio, magari fissando la data a metà settimana, così da fermarci subito per il weekend. E’ un metodo efficace per riabituarsi in modo «meno traumatico» ai ritmi lavorativi. (Alessandra Giovannini)
L”articolo completo su «sabato sera» del 19 settembre.
Nella foto: Alba Natali, Responsabile del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell”Azienda Usl di Imola