La cipolla non fa piangere malgrado quantità in calo
«La campagna 2019 della cipolla in provincia di Bologna ha risentito in modo piuttosto evidente dell’andamento climatico stagionale, con precipitazioni frequenti nel mese di maggio e temperature spesso inferiori alle medie del periodo e temperature particolarmente elevate e piogge sporadiche nel periodo estivo, ma spesso di forte intensità ed accompagnate da grandine», resoconta Paolo Pasotti, tecnico di Astra, l’Agenzia per la sperimentazione tecnologica e la ricerca agroalimentare che ha una sua unità operativa all’ex “Mario Neri” di Imola.
Quadro confermato dai produttori della zona. «Abbiamo finito di raccogliere nella terza settimana di agosto, quindi con un ritardo di circa 15-20 giorni rispetto ad altri anni per colpa anche della pioggia di maggio che ha allungato i tempi di maturazione della pianta», racconta Gianni Tosi, 9 ettari dedicati alla cipolla (dorata, bianca e rossa) nelle terre di Medicina.
Risultato? Quantità diminuite, pezzature ridotte ma qualità in generale buona. «Nella zona di Medicina, Imola, Castel Guelfo, Castel San Pietro e Budrio – ci dice l’agricoltore medicinese – c’è stato un calo di quantità del 25-30 per cento e questo è dovuto a cause non sempre facili da comprendere. Sicuramente non ci hanno aiutato gli eventi climatici avversi e il tripide».
Dunque, la pioggia e il freddo di maggio, la poca luce e la grandine e poi gli insetti che si nutrono di linfa pungendo le foglie ma senza compromettere la qualità del prodotto. «Però la loro azione incide sul calibro, cioè sulla grandezza dell’ortaggio – precisa Tosi –. Sono piccoli animaletti ma disturbano molto, sono come le zanzare per gli uomini. Sono tanti e pungono la foglia impedendole di lavorare come dovrebbe. Per questo il bulbo rimane piccolo. Tra l’altro – aggiunge Tosi – vogliono toglierci la possibilità di utilizzare i principi attivi per poterci difendere da questo animaletto e senza quelli abbiamo poche armi». (a.g.)
Altri particolari nell”articolo pubblicato sul “Sabato sera” del 19 settembre