Calcio serie C, l”ex Giovinco sfida l”Imolese con il Ravenna: «Sono sempre lo stesso, ma ora mi fanno giocare»
«Sta a vedere che, dopo Rossetti, stavolta tocca a Giovinco». Su dai, tifoso dell’Imolese, confessalo, questo sarà il pensiero che ti accompagnerà sabato (fischio d”inizio alle 18.30) salendo le scale del «Benelli», quando ti affaccerai là dove qualche mese fa conquistasti il terzo posto finale. Un podio nel girone festeggiato fra gli altri anche da quel Giuseppe Giovinco che, allora, era giocatore «di contorno» nella squadra di Dionisi. Non è certo così adesso, perché a Ravenna, dove Giovinco è arrivato nelle ultime curve del mercato, l’attaccante nato a Torino nel 1990 è uno degli uomini in vetrina della squadra di Foschi, avendo segnato finora 3 reti (più 1 assist) nelle prime 4 giornate di campionato. «Una partenza così non me l’aspettavo – ammette Giovinco, a segno contro la Vis Pesaro con un gran tiro da fuori -, sono contento e spero davvero di continuare così».
Adesso stai lasciando il segno come a Imola non eri mai riuscito a fare, pur giocando diverse gare nel «tourbillon» offensivo messo su da Dionisi.
«Il perché non lo so: di sicuro a Imola non ho avuto la continuità che sto trovando a Ravenna. All’Imolese società ed allenatore hanno fatto altre scelte ed hanno avuto ragione, visti i risultati, a preferirmi altri giocatori: il motivo non lo so, evidentemente non rientravo nelle caratteristiche ideali per l’allenatore, altrimenti avrei giocato certamente di più. Non c’è un nuovo Giovinco, sono lo stesso di un anno fa: ho sempre lavorato bene e quindi io sono questo qui, non noto nessuna differenza rispetto alla scorsa stagione, tranne che adesso a livello mentale sto bene, magari prima ad Imola, non giocando, non potevo esserlo». (an. mir.)
L”articolo completo su «sabato sera» del 19 settembre.
Nella foto: Giovinco in maglia Imolese