Riaperto a Valmaggiore un antico sentiero retto da muri a secco grazie all”opera di Enduro Motor Valley
Parlando con un cacciatore nato più di ottanta anni fa in una casa ora crollata, nella parrocchia di Valmaggiore, è emerso che un bel sentiero, anticamente percorribile anche coi carri, collegava la chiesa di Valmaggiore ad una delle case più grandi della zona, denominata Ca’ Bigoncio. E’ così scattata la ricerca di tale tracciato che nessuno conosceva. E dopo diverse perlustrazioni, sia in moto che a piedi, i volontari di Enduro Motor Valley sono riusciti ad individuare l’antico percorso, che risultava franato in più punti e sbarrato da alberi crollati.
«Da subito abbiamo capito che sarebbe stato un lavoro molto impegnativo – racconta Luigi Donati di Barbiano -, ma ci siamo anche resi conto del pregio di tale percorso che in più punti è sostenuto da robusti muri a secco fatti dagli abitanti della zona non meno di cento anni fa». Fra sabato e domenica, i volontari sono riusciti a rendere di nuovo percorribile il sentiero. «Cisiamo divisi in tre gruppi – spiega Alex Minoccari di Fontanelice -. Nel primo gruppo gli addetti al taglio degli alberi crollati, il secondo ha sgombrato tronchi e rami tagliati, il terzo gruppo, armato di picconi, zappe e vanghe ha risistemato il fondo del sentiero malridotto dalle frane».
Uno dei più soddisfatti è Maurizio Ceroni, che ogni anno organizza in vallata numerose gare ed eventi in mountain bike: «Tracciato prezioso dal punto di vista storico, ma anche molto bello per gli appassionati di mountain bike, che possono così usufruire di un bell’anello attorno a Valmaggiore». La giornata di lavori si è conclusa con una super grigliata presso l’agriturismo «L’ululato» dove Donati ha allietato la compagnia con i più celebri aneddoti romagnoli. (r.cr.)
Nella foto il gruppo di volontari che ha svolto l”intervento