Caos nella maggioranza 5Stelle, la sindaca Sangiorgi: “Vado avanti”. Il nodo delle commissioni. Il post rimosso
Si potrebbe dire “tanto rumore per nulla” il giorno dopo il Consiglio comunale che ha visto la maggioranza 5Stelle imolese spaccarsi. Sei consiglieri hanno reso noto in aula di dimettersi dalle commissioni e dalle deleghe loro assegnate e soprattutto di sentirsi “le mani libere” di votare solo delibere e mozioni in linea col programma di mandato. Alla base una critica all’operato della sindaca a 360 gradi e alle «politiche incoerenti di questa giunta».
Uno spettacolo per certi versi drammatico e inusuale, urla e accuse reciproche, scontri verbali al limite della decenza, che hanno portato al ritiro della delibera da cui tutto è partito, ovvero la necessità di sostituire il presidente della Commissione urbanistica Fabiano Cavina, anch’esso 5Stelle passato la scorsa settimana alla Lega. A testimoniare, se ce ne fosse bisogno, che il disagio e le crepe in casa pentastellata sono reali, sono tante e vengono da lontano.
Poi, dopo cotanta furia, la seduta ieri sera è ripresa. Si è passati alla delibera di revisione degli oneri di urbanizzazione e tutti i consiglieri 5Stelle, dissidenti e non, alla fine hanno votato a favore della proposta della Giunta (con l’aggiunta del consigliere di minoranza di Patto per imola Giuseppe Palazzolo), bocciati tutti gli emendamenti presentati dalle minoranze che chiedevano un’ulteriore ritocco al ribasso, in particolare per ristrutturazioni e riqualificazioni. Il capogruppo Simone Righini ha fatto quadrato ricordando alle sue truppe recalcitranti l’importanza del tema per la città. E chi si aspettava colpi di scena è stato deluso. L’obiettivo dei sei, quindi, è parso più un tentativo di commissariamento della sindaca Manuela Sangiorgi senza alcuna intenzione di arrivare alla spallata definitiva.
Ora ci sarà sa capire cosa comporterà concretamente la dichiarazione fatta dai dissidenti. Domattina sono fissate varie Commissioni consiliari, forse l’occasione per formalizzare davvero le dimissioni, come ha fatto venerdì scorso Cavina.
I rimbalzi intanto proseguono a colpi di social network (come si conviene ad un Movimento che ha fatto del web il luogo della politica). E se il post pubblicato ieri dalla sindaca Sangiorgi nel culmine del caos e immediatamente rimosso denotava quasi una resa, oggi ne ha postato un altro su Fb di rinnovata sicurezza, in cui ringrazia “per le centinaia di messaggi” e assicura che “non intendo rassegnare le dimissioni. La volontà mia e dei membri della Giunta è quella di continuare a lavorare per la nostra comunità, portando avanti quel programma votato dalla maggioranza dei cittadini imolesi. Ci possono essere divergenze e posizioni diverse, ma deve sempre prevalere il senso di responsabilità verso la comunità che rappresentiamo”. La parola d’ordine è sorridere, andare avanti e nel frattempo cercare di risolvere i problemi interni al gruppo. E non sarà una facile. Sotto la superficie il malumore continua.
Sulla pagina del Movimento 5 Stelle Imola è stato pubblicato già ieri per intero il testo letto dai dissidenti in aula, così come un post di “massima solidarietà” alla consigliera Valeria Basile “aggredita verbalmente in maniera pesantissima prima in aula, poi nei corridoi, dal consigliere Cerulli”. Consigliere che, va detto, è da sempre il primo sostenitore della Sangiorgi e si è poi scusato in mattinata per i “toni alti”, ovviamente sempre via Fb. (l.a.)
Nelle foto la sindaca Sangiorgi accanto alla Presidente del consiglio comunale Stefania Chiappe al riavvio della seduta del consiglio e i consiglieri di maggioranza, il post delle dimissioni poi rimosso e quello pubblicato oggi
La Sindaca continua a fare confusione sulla sua appartenenza politica, che non contempla i pieni poteri a una donna/uomo sola/o al comando….e i suoi “amici” ciellini farebbero bene a prendere atto che hanno sbagliato partito….