Assessore Longhi in campo per la promozione dell”uso dei pannolini lavabili
Assessorato all’Ambiente del Comune di Imola in campo per prevenire la produzione dei rifiuti a partire dai più piccoli con il progetto Piccole azioni per grandi EcoMamme! per la sensibilizzazione all’utilizzo dei pannolini lavabili.
«I pannolini per bambini sono uno degli scarti “usa e getta” più diffusi e dannosi – spiega l’assessore Andrea Longhi –. Ogni mese ne usiamo delle centinaia per i nostri bambini perché crediamo che non esista un’alternativa. Un errore in buona fede, perché non si parla abbastanza di un’altra via percorribile per inquinare di meno, ovvero i pannolini lavabili».
Pannolini di ultima generazione che «salvaguardano il bambino, evitano centinaia di rifiuti e hanno un costo inferiore a quelli usa e getta – aggiunge l’assessore –. Basti pensare che i pannolini classici hanno un costo di quasi 1.800 euro per una famiglia, quelli lavabili costano un terzo».
Ma come funzionano i pannolini lavabili? «Il principio è semplice: una volta estratto il foglio di cellulosa assorbente a contatto con il bambino, possono essere messi in lavatrice e riutilizzati – entra nei particolari Longhi –. Lo scarto diventa quindi minimo, con prestazioni ottime sia dal punto di vista dell”assorbimento che della sicurezza e salvaguardia della salute del bambino».
«Chi chiede agli altri di assumersi delle responsabilità debba anche essere il primo a dare l’esempio – incalza Giuseppina Brienza, coordinatrice di Italia in Comune per Imola e circondario –. E nel caso delle istituzioni significa mettere in campo qualsiasi aiuto possibile per sostenere i propri cittadini che desiderano aderire e portare avanti pratiche virtuose».
In questa ottica, «perché non cominciare dall’introduzione dei pannolini lavabili negli asili nido comunali? – domanda la Brienza all’assessore alla Scuola Claudia Resta –. O, se questo non fosse possibile per questioni di igiene, dalla sperimentazione di percorsi di informazione e formazione (sul lavaggio e il riutilizzo) per le famiglie dei bambini che li frequentano?».
O ancora, «perché non prevedere un Bonus famiglie per l’acquisto dei kit (fra i 60 e i 130 euro per sei pannolini, a seconda delle taglie)? – chiede la Brienza all’assessore con delega alla Famiglia Claudio Frati. (r.cr.)
La locandina della campagna dell’assessorato all’Ambiente
Direi che l’esempio in Veneto di riciclo dei pannoloni per disabili, potrebbe essere positivo anche qui da noi! Le persone disabili che hanno necessità degli ausili, producono in media 10/20 volte il volume di pannolini dei bambini! Poi la TARI cresce in misura proporzionale al conferimento settimanale di questi ausili. Io proporrei contenitori adibiti al solo deposito di detti ausili. Questo è quello che penso. Se qualcuno ha idee migliori……………………………………………………