Con il Palio della Serpe le cinque Torri di Medicina celebrano il ricordo della guarigione del Barbarossa
Giornata conclusiva oggi, domenica 15 settembre, per la Festa del Barbarossa a Medicina. Per celebrare l’avvenuta guarigione l’Imperatore ha mandato un drappello di armati a prelevare due Notai da Bologna ed ha confermato un festoso Palio per il pomeriggio di questo giorno, dove vi saranno gare di abilità e destrezza tra gli Atleti delle Torri. Il Barbarossa disporrà lasciti importanti al Castello di Medicina e sancirà per sempre la sua indipendenza dalla Città di Bologna, dal suo Senato e dalle sue Signorie, tracciandone anche nuovi e allargati confini.
L’Imperatore comanda che tutto dovrà avvenire in maniera solenne, ed i Notai dovranno fedelmente riportare sui registri ogni atto in maniera permanente e indelebile, e detti registri dovranno essere consegnati al Senato Bolognese quale segno immutabile delle cose avvenute in questo Castello. Dal Castello di Medicina nel mese di settembre dell’A.D. 1155.
Ma oggi è anche la giornata del Palio della Serpe. Dapprima, in mattinata, si terrà una gara tra arcieri nel sagrato della chiesa di San Mamante. Poi, alle 18.45 nella
via di Mezzo, con una corsa che vede quattro atleti per ognuna delle Torri caricare su una portantina dei doni a scelta (vino, uova, carbone, mele o fieno) e
correre per consegnarli ai giudici delle Torri. Alla fine, ogni squadra dovrà prendere a mani nude la serpe dal pentolone e riporla in un recipiente da portare
davanti al Messo imperiale. Il Giudice Supremo, quindi, decreterà il vincitore del Palio.
Per quel che riguarda le cinque Torri, la Torre dei Cavalli identifica il paese di Sant’Antonio della Quaderna, quella del Maniscalco è nata nei primi anni
‘90 da un gruppo di amici, che si trovava alle panche dei giardini e poi alla Torre del Maniscalco, la Torre dell’Oca vede coinvolti gli abitanti della frazione di Ganzanigo che hanno scelto la propria denominazione ispirandosi al toponimo
di via Guazzaloca dove si presume che anticamente si allevassero oche, il gruppo della Torre del Porco è nato ventitré anni fa allo scopo di aiutare la Polisportiva Villafontana, infine quella dell’Uva si riferisce ad una torre delle antiche mura di
Medicina nell’area a sud di piazza Garibaldi vicino alla quale si suppone che si trovasse «l’ortazzo » dell’arciprete in cui si coltivavano ortaggi, frutti e una piccola vite che finì col coprire la parte interna della Torre. (r.c.)
Il programma completo è su «sabato sera» del 12 settembre