Il Movimento 5 stelle chiede le dimissioni di Fabiano Cavina. La replica è secca: “No a fedelissimi del sindaco”
«Fabiano Cavina ha deciso di rinnegare il vincolo di mandato, deludendo chi con lui ha lavorato e lottato con coerenza in questi anni». Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle chiede compatto e a gran voce le dimissioni da consigliere comunale di Fabiano Cavina, dopo il suo passaggio alla Lega annunciato ieri con un comunicato ufficiale.
L”attacco
«Per anni è stato in prima linea nel Movimento a Imola e non solo – ricorda il gruppo di maggioranza con una nota diffusa in mattinata –, ma tutto ciò che ha fatto viene certamente buttato alle ortiche con questa mossa inaspettata e incomprensibile». Inoltre, «il suo dissenso non può e non deve in nessun caso fungere da pretesto per un cambio di casacca verso quei partiti a cui il Movimento si è presentato come alternativa fin dalla propria nascita – aggiungono i pentastellati –. Si dimetta e passi alla Lega da libero cittadino, garantendosi il rispetto da parte dei portavoce e degli attivisti del Movimento».
Venendo alle motivazioni dell’abbandono addotte da Cavina, «non è certo un contratto di governo per il Paese con la Lega o col Partito democratico che può essere additato come causa – continua la nota –, visto che per mesi Luigi Di Maio in campagna elettorale ha chiaramente ribadito che dopo le elezioni il Movimento avrebbe cercato una maggioranza per governare il Paese». Insomma, «quello di Fabiano, e ci dispiace davvero dirlo, sa tanto di vecchio trasformismo politico – concludono gli ex compagni di banco in Consiglio comunale –, esattamente ciò che il Movimento combatte da sempre, soprattutto a Imola, dove non siamo nuovi a cambi del genere».
La replica
La replica del diretto interessato arriva attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook nel primo pomeriggio: «Se mi dimetto da consigliere, entra un fedelissimo del sindaco, che come gli attuali consiglieri di maggioranza vota tutto ciò che decide il capo, senza obiettare – spiega Cavina –, mentre il mio scopo è quello di ridare voce ai cittadini con nuove elezioni».
Il consigliere ribatte: «Quando i parlamentari si dimetteranno da Roma, io farò lo stesso. Dove era il codice etico del Movimento quando ho letto dai giornali che, se si andava a nuove elezioni, in massa si sarebbero uniti per creare una nuova coalizione?».
Insomma, «prima di insegnare, bisogna imparare ed io faccio ciò che credo giusto – conclude Cavina –. Non potevo gettare la possibilità di fare qualcosa di buono e la lega è stata la logica conseguenza. Adeguatevi». (r.cr.)
Sul “sabato sera” di domani 12 settembre altri particolari sulla vicenda delle dimissioni del consigliere 5Stelle Cavina.
Fabiano Cavina in Consiglio comunale (foto dal profilo Facebook)
La scelta di Fabiano non è molto diversa dal voltafaccia programmatico della Sindaca e della maggioranza del gruppo consiliare M5S: ingiustificabili!
Il consigliere Cavina, riguardo quello che dichiara, ha la memoria molto corta, ho la memoria per comodo, con testimoni lo posso provare (commento moderato)