La banda ultralarga a Borgo Tossignano e Fontanelice, ora si possono concludere contratti per la fibra ultraveloce
La banda ultralarga raggiunge anche la vallata del Santerno. Borgo Tossignano e Fontanelice sono infatti tra i primi nove comuni in Emilia Romagna dove si sono già conclusi i cantieri per la copertura delle cosiddette «aree bianche», zone cioè in cui le infrastrutture per la banda larga erano inesistenti e non remunerative per gli investitori privati, in quanto non comprese nelle aree a successo di mercato. Quello che si sta concretizzando è effetto della Strategia italiana perla banda ultralarga, approvata nel 2015 dal Governo italiano con di contribuire a ridurre il gap infrastrutturale con le grandi città e di soddisfare gli obiettivi fissati dall’Agenda digitale europea entro il 2020.
La prima fase di attuazione della Strategia riguarda proprio le aree bianche. In particolare, il Governo italiano ha scelto di sostenere gli interventi tramite fondi nazionali (Fsc) e fondi comunitari, Fesr e Feasr, assegnati alle Regioni dal ministero dello Sviluppo economico in base ad un accordo quadro Stato-Regioni. L’intervento consiste nel costruire una rete di proprietà pubblica, che verrà messa a disposizione di tutti gli operatori che vorranno attivare servizi verso cittadini e imprese. Più di recente, Regione Emilia Romagna, Lepida e Infratel Italia (società in house del ministero per lo Sviluppo economico) hanno firmato una intesa che ha reso possibile i lavori di messa a disposizione dell’infrastruttura pubblica in per la rete a banda ultralarga in tutto il territorio. Open Fiber, concessionaria dei tre bandi pubblici emessi da Infratel Italia, segue in particolare i lavori nei comuni inclusi nelle aree bianche della regione, da non confondere con i lavori che, in questo caso con investimento privato, sta realizzando a Imola e di cui «sabato sera» ha dato più volte notizia nei mesi scorsi. Qui Open Fiber ha potuto utilizzare anche l’infrastruttura di rete preesistente, grazie a un accordo con Acantho, la società di telecomunicazioni e digital company del gruppo Hera con sede a Imola.
Tornando alla vallata, dallo scorso 19 luglio a Borgo Tossignano e Fontanelice è possibile stipulare, in via sperimentale, i contratti con gli operatori di telefonia per accedere a Internet utilizzando la fibra ultraveloce. I cittadini non si devono rivolgere a Open Fiber, che non vende servizi direttamente al cliente finale, ma agli operatori che hanno siglato accordi con Open Fiber: al momento si tratta di Vodafone, Tiscali e Fastweb, ma, spiegano da Open Fiber, altri se ne stanno aggiungendo. (lo.mi.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 29 agosto
Nella foto il filo rosso della fibra ottica