Monopattini elettrici, dopo il via libera alla sperimentazione la palla ad Area Blu per scrivere il regolamento
Via libera alla circolazione di monopattini elettrici. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale di piazza Matteotti, che nei giorni scorsi ha approvato la delibera di Giunta che autorizza la sperimentazione della circolazione su stradadi veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, i cosiddetti dispositivi di micromobilità elettrica, secondo le modalità codificate dal decreto attuativo firmato lo scorso 4 giugno dall’allora ministro Toninelli ed in vigore dal successivo 27 luglio. Atto legislativo quest’ultimo che ha riempito opportunamente un vuoto normativo visto che né il codice della strada né altre leggi avevano mai omologato questi mezzi pensati per la mobilità «lastmile».
«Il vero cambiamento passa anche da una svolta green e da un’attenzione senza precedenti per la mobilità dolce, che non danneggia l’ambiente – aveva scritto su Facebook il ministro dei Trasporti -, dando la possibilità per i Comuni di iniziare la sperimentazione su strada di tutti quei mezzi leggeri e puliti che nelle città del mondo all’avanguardia sono già una realtà consolidata: parlo soprattutto dei monopattini elettrici, ma anche di hoverboard, segwaye monowheel». Diventato operativo il decreto, la palla è quindi passata alle Amministrazioni comunali per l’avvio (previa autorizzazione, dopo averne fatto richiesta) della sperimentazione. Sperimentazione che però potrà cominciare concretamente soltanto dopo alcuni passaggi.
Area Blu, la società alla quale il Comune di Imola ha delegato le competenze relative alla Mobilità, dovrà prima redigere un apposito regolamento atto ad individuare aree e luoghi interessati o preclusi all’uso di tali mezzi, i comportamenti corretti da tenere ed eventuali previsioni di spesa. Regolamento che poi dovrà essere approvato dalla Giunta stessa. «Abbiamo aderito a questa possibilità per offrire ai cittadini altri tipi di mobilità alternative – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Andrea Longhi -. Si tratta di un servizio che si integra perfettamente con quelli già presenti nella nostra città così da diminuire l’uso dei mezzi più inquinanti, aiutandoci a migliorare la qualità dell”aria». (r.cr.)
L”articolo completo è su «sabato sera» del 29 agosto