L”allarme di Coldiretti: «Problema sicurezza per i troppi cinghiali, serve un piano di abbattimento straordinario»
Sono oltre un milione ormai in cinghiali in Italia. Lo dice la Coldiretti Emilia Romagna, lanciando l”allarme per l’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti provocati dalla crescita di questi pericolosi e aggressivi animali. Incidenti anche mortali: è deceduto infatti, dopo un mese di coma, il motociclista di 47 anni che, in Calabria, è stato coinvolto in uno scontro con un cinghiale che gli ha improvvisamente tagliato la strada mentre percorreva una strada provinciale. Dopo la caduta, tra l”altro, era stato attaccato dall”animale, che gli aveva procurato altre ferite gravi al volto e all”addome.
La proliferazione incontrollata dei cinghiali ha numeri inequivocabili: negli ultimi dieci anni, secondo le stime fornite da Coldiretti, il numero degli esemplari presenti in Italia è praticamente raddoppiato. «La sicurezza nelle aree rurali e urbane – denuncia la Coldiretti – è a rischio per il loro proliferare con l’invasione di campi coltivati, centri abitati, strade ed anche autostrade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Gli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro all’anno, senza contare i casi in cui ci sono state purtroppo anche vittime».
Per l”associazione agricola, dunque, il problema non è solo legato ai risarcimenti, ma è diventato «un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione». Per questo la Coldiretti chiede un intervento «in modo concertato tra Ministeri e Regioni per avviare un piano di abbattimento straordinario senza intralci amministrativi». (r.cr.)