A Sassoleone una nuova pala d’altare dedicata a san Rocco
Dopo 75 anni si è in procinto di ripristinare un angolo dedicato a san Rocco all’interno della chiesa di Sassoleone.
Era l’alba del 24 settembre del 1944, quando arrivò a Sassoleone un commando nazifascista per vendicare un attentato partigiano avvenuto alla tenuta “I Coscellini” il giorno antecedente.
In paese erano rimasti soprattutto anziani e bambini, che non avevano le forze di fuggire o che avevano ritenuto di non volere abbandonare i compaesani, molti dei quali si erano raccolti in chiesa sotto la protezione di don Settimio Patuelli.
I nazisti ne rastrellarono ben 24, li fucilarono e gli fecero esplodere il campanile sopra; poi minarono anche le case lungo la strada fino al borgo di Sassoleone e le fecero esplodere, demolendo anche il portico che a Sassoleone era prospiciente quello che una volta era stato il palazzo di San Rocco.
Quel giorno, fra le vittime, ci furono anche i genitori del partigiano Tonni, e anche Luigi Gambetti, uomo pio che animava la Compagnia del Santissimo Sacramento, che aveva a lungo sostenuto l’oratorio di San Rocco in piazza del Leone.
Nel successivo intervento di aerei inglesi, anche l’edificio della chiesa, che risaliva al 1772, crollò sotto i bombardamenti, con dentro le sue opere d’arte che andarono perdute.
Vi era documentato un antico altare dedicato a san Rocco, con una pala d’altare che raffigurava i santi della peste, san Rocco e san Sebastiano.
A distanza di 75 anni dalla rappresaglia, presso la chiesa di Sassoleone, oggi, alle ore 18, si inaugurerà una nuova pala d’altare dedicata a san Rocco, con un quadro dell’imolese Giancarlo Bonzi raffigurante il giovane santo biondo, con il cane, mentre è in soccorso di un ammalato. (r. cr.)
Fotografia da Google Maps