“Rendere presente Cristo nella vita comune”. Lo sprone del vescovo Mosciatti alla sua prima festa del patrono
«Il bisogno più grande della Chiesa oggi è quello di una testimonianza che renda presente Cristo nella vita comune». Monsignor Giovanni Mosciatti, vescovo della diocesi di Imola alla sua prima festa del patrono San Cassiano, “sprona” la propria comunità.
«Quello di cui ha più bisogno la Chiesa è che Cristo, se riconosciuto presente, rende più umana la vita – aggiunge monsignor Mosciatti, nel corso dell’omelia in occasione del Pontificale celebrato nella basilica cattedrale di San Cassiano questa mattina –, realizza un’umanità più intensa, più carica d’intelligenza e di affettività, più aperta agli altri e più costruttiva».
E l’esempio da seguire non può che essere quello del patrono: «Il nostro grande Cassiano ci educa. Anzitutto ad una vera disponibilità – continua il vescovo –. Se cresciamo nella disponibilità, nel desiderio che avvenga di noi secondo la Sua parola, come ci ricorda sempre la Madonna saremo più capaci di individuare quali siano i segni della nostra vocazione. Se perdi te stesso per il Signore, allora ti trovi. E questo è vero in tutte le cose».
Gli spunti di riflessione, in questo senso, non mancano: «Come è importante allora che ciascuno di noi si chieda: “Come, così come sono, posso servire di più il Signore? – entra nei particolari monsignor Mosciatti –. Come posso in tutte le circostanze in cui verso, nella mia concretezza, servire di più il Signore? Come la mia vita può testimoniare di più il Signore? Come la mia vita, così com’è, può dare più gloria a Dio, più gloria a Cristo?”». (r.cr.)
Fotografia di Marco Isola/Isolapress