San Lorenzo – Tutti con il naso all”insù per avvistare le stelle cadenti (ed esprimere un desiderio)
La tradizione -agevolata dalla Chiesa cattolica- vuole che siano le lacrime versate da Lorenzo, uno dei sette diaconi di Roma messo a morte in seguito a un editto emanato dall’imperatore Valeriano nel 258, durante il martirio sulla graticola nelle catacombe di Pretestato.
La scienza ci spiega che sono frammenti di roccia lasciati dal passaggio della stella cometa Swift-Tuttle, che ha toccato il perielio (il punto più vicino al Sole) della propria orbita nel 1992 e ritransiterà nel 2126.
E vengono chiamati Perseidi perché il radiante da cui il fascio meteorico sembra avere origine si trova all’interno della costellazione di Perseo.
La pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto, e attorno al 12 agosto è concentrato il picco di visibilità, con una media di circa un centinaio di “stelle cadenti” osservabili ad occhio nudo ogni ora.
Nel passato, le “stelle cadenti” erano considerate presagi infausti. La connotazione positiva legata al sacrificio del Santo e alla possibilità di chiedergli una grazia -e dunque di esprimere un desiderio- ha fatto sì che si trasformassero in un’occasione di grande speranza. (r. cr.)