Tennis, Narducci sogna gli Internazionali uomini: «Non è detto che li farò ad Imola»
Un’altra finale rapida e con poca storia al Tozzona Tennis Park, dove anche i maschi del «Race to Mef Challenger» hanno concluso le loro fatiche. Il successo è andato al 2.2 bolognese Luca Pancaldi che, un po’ come successo negli Internazionali femminili con la Rubini, ha sostanzialmente dominato il torneo, non perdendo nemmeno un set e travolgendo in finale il 2.3 Alessandro Ragazzi con un eloquente 6-1, 6-1. Grazie a questo successo nella prima edizione del torneo della Pedagna, Pancaldi si è guadagnato il diritto di giocare il Challenger de L’Aquila che si disputerà dopo Ferragosto, manifestazione da 80mila dollari di montepremi. «Ha vinto il miglior giocatore di un tabellone che purtroppo – spiega Massimiliano Narducci – ha perso un paio dei più forti senza nemmeno vederli in campo, causa la concomitanza con Pontedera, dove sono andati molto avanti. Comunque sono soddisfatto perché è stata una gran bella settimana di tennis nonostante il caldo torrido abbia complicato la vita ai ragazzi. Inoltre cercavo risposte e le ho avute. Ad esempio la superficie, l’erba sintetica, che è piaciuta a tutti e che potrebbe tranquillamente ospitare un torneo internazionale maschile, oltre a quello femminile».
E’ il prossimo obiettivo?
«Io mi nutro di sogni e devo sempre guardare avanti. Avere due tornei internazionali sarebbe fantastico, e quindi potrei dire che il prossimo obiettivo è quello. Ciò che però non mi sento di dire è che la location giusta per organizzarli sarà ancora Imola: questa volta onestamente è una promessa che non mi sento di fare. Anche se sono stanco morto, sono molto lucido e sereno mentre dico questo. Vedremo cosa accade nei prossimi mesi, in fondo il mio lavoro è portare avanti la scuola tennis, mentre organizzare tornei deve rappresentare un divertimento. E, appunto, il divertimento ci deve essere…». (m.b.)
Nella foto: da sinistra Luca Pancaldi e Massimiliano Narducci