Nuoto, le parole di Martina Carraro e Ilaria Bianchi dopo il Mondiale in Corea
Un finale leggermente in calando, ma era davvero difficile chiederle di più dopo lo straordinario podio nei 100 rana. Martina Carraro è stata una delle grandi protagoniste della spedizione azzurra nella 18ª edizione dei Mondiali di nuoto di Gwangju, che si sono conclusi domenica 28 luglio e che hanno visto l’Italia piazzarsi al 6º posto nel medagliere con 15 podi (4 ori, 6 argenti e 5 bronzi). La 26enne genovese, che da un paio d’anni si allena a Imola con Cesare Casella e il fidanzato Fabio Scozzoli, ha chiuso i Mondiali con un 5º posto nei 50 rana. Una piccola delusione che però non scalfisce minimamente lo straordinario risultato ottenuto nei 100, con la medaglia di bronzo (prima ranista azzurra a vincere una medaglia iridata). «E’ stato veramente un sogno – ammette la Carraro -. Quando ho toccato e ho visto che ero arrivata terza, mi sono detta: “Ma cosa ho fatto?”. Non volevo crederci, è stata una cosa più grande di me. Ci ho messo un po’ a realizzarlo, ma mi sto godendo questo bel momento. Purtroppo domenica non sono riuscita ad esprimermi al meglio, ma sono molto più che appagata da questo Mondiale».
L’altra nostra atleta azzurra, la castellana Ilaria Bianchi, non ha perso la solita positività, nonostante un risultato sotto le attese nella sua gara di punta, i 100 farfalla. «Purtroppo il primo giorno di gare mi sono svegliata con una forte emicrania – spiega la castellana -. Avrei solo voluto dormire e restare al buio, ma dovevo gareggiare. In batteria stavo davvero male, mentre nel pomeriggio ho preso un anti-infiammatorio, ma fisicamente mi sentivo molto fiacca. Mi è dispiaciuto arrivare in Corea e non potermi esprimere come volevo, ma resta il fatto che la finale non era alla mia portata: un 57”10 proprio non me lo sentivo». (an.cas.)
L”articolo completo su «sabato sera» dell”1 agosto.