Leishmaniosi, un anziano colpito dalla malattia, ricoverato in ospedale
Un uomo anziano residente nella zona delle prime colline dove è stato identificatoil focolaio, è stato colpito da leishmaniosi viscerale. Il medico, per fortuna, è riuscito a diagnosticare immediatamente la malattia e il pensionato è stato sottoposto alle cure del caso. Ora la leishmaniosi è stata debellata ma le sue condizioni sono comunque di attenzione per pregressi problemi di salute.
Questo caso che ha colpito l”uomo, aggiunto agli altri individuati nei cani poche settimane fa, ha portato l”Ausl di Imola, per l”appunto, a chiedere al Comune la disposizione dell”apposita ordinanza con le prescrizioni per prevenire il diffondersi della malattia. Rafforzata, nelle prossime settimane, con il fatto che i proprietari di cani residenti nella zona considerata a rischio saranno espressamente contattati dal Servizio veterinario per lo uno screening gratuito sul loro animale.
La leishmaniosi è una malattia provocata da un protozoo. «Il suo ciclo prevede un serbatoio e un vettore – spiega Gabriele Peroni, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Imola -. Il serbatoio è l’animale, il cane ma potenzialmente tutte le bestie a sangue caldo, in particolare i mammiferi; il vettore è la femmina di due tipi di pappataci (flebotomi) che preleva il sangue attraverso la puntura necessaria per far maturare le sue uova e, pungendo anche l’uomo, può iniettargli il protozoo. E’ una malattia molto seria, soprattutto quella viscerale, con un esordio subdolo, lento, e una diagnosi difficile, perché il quadro clinico è simile a quello di altre malattie del sangue o del sistema linfatico, come leucemia o linfomi». I parassiti attaccano fegato e milza, il quadro ematologico presenta forti anomalie, ci può essere deperimento, calo di peso, febbre. «E’ chiamata anche kala azar, febbre nera, perché la pelle di chi ne è affetto assume un colore grigiastro». I tempi di incubazione possono andare da poche settimane anche a sei mesi.
Altri particolari sul “sabato sera” dell”1 agosto
Nella foto grande l”ospedale di Imola, nel riquadro il ciclo di vita del protozoo e trasmissione della malattia