In piazza a Castel del Rio cena e concerto con l”«iBigBand» e la partecipazione del “Gallo” Claudio Golinelli
Quella dell’«iBigBand» è una storia lunga più di cinquant’anni, che ha visto un’evoluzione costante, che l’ha fatta entrare sempre di più nel cuore del pubblico, «il bruco che diventa una farfalla» come la definisce Pierluigi Bitti Ricci, che dirige la formazione musicale dal 1988, dopo esserci entrato come trombettista nel 1984. L’«iBigBand», formazione che nel corso del tempo ha cambiato nome e pelle diverse volte, si esibirà venerdì 2 agosto alle 21 in piazza della Repubblica a Castel del Rio, in un concerto che vedrà ospite anche «il Gallo» Claudio Golinelli e che prevede la cena a cura del ristorante Il Gallo (informazioni e prenotazioni al 338/5911452).
Nata nel 1967 come Santerno Jazz Band per un’idea del maestro Italo Ghini di Borgo Tossignano, che in origine trasforma la banda che dirige, aggiungendo alcuni strumenti come la batteria, il basso e la chitarra elettrica, più i cantanti. I musicisti erano gli stessi della banda, che all’occasione cambiavano strumento e repertorio. Poi nel 1988 alla guida della formazione subentra Bitti Ricci, forte di un diploma in tromba al Conservatorio e con l’idea di rinnovare il repertorio, con un occhio a brani più moderni e di respiro internazionale, puntando alla presenza di due cantanti fissi, una voce maschile ed una femminile. Nel 1999 la Band perde il pezzo Jazz nel nome e nel 2012 da Santerno si passa ad Imola Big Band, perché ormai la formazione ha perso l’impronta unica della Vallata da dove venivano inizialmente i musicisti.
Unico della formazione originale che vi milita tutt’oggi è il bassista Alberto Tinti, da tutti considerato una delle colonne portanti, curatore di tutta la parte tecnica. Ultimo salto verso il futuro l’ulteriore cambio di nome, che ora è «iBigBand». «Dovessi descrivere l’evoluzione della Big band la definirei un grafico in crescita, con un salto di qualità finale dovuto a tre fattori – spiega Pierluigi BittiRicci –: primo fattore un duo stabile di cantanti, Valentina Monti e Fabiano Naldini, un binomio che si completa meravigliosamente; secondo punto la scelta di un repertorio che utilizza tutti gli strumenti a fiato e la parte ritmica coesi a supportare i cantanti; terzo un service audio visivo professionale, che dà vita ad uno spettacolo completo, perché l’occhio e l’orecchio vogliono la loro parte. Tutti questi elementi hanno portato la formazione ad un livello semiprofessionistico, incontrando il favore del pubblico. Per capire l’evoluzione basta guardare i mezzi con cui ci spostiamo: all’inizio era un pullmino Fiat, ora occorrono due camion pieni…». (fa.vi.)
Un ampio servizio con interviste complete al direttore Pierluigi Bitti Ricci e ai cantanti Fabiano Naldini e Valentina Monti è su «sabato sera» dell”1 agosto in questi giorni in edicola
Nella foto la band con il “Gallo” Claudio Golinelli nel concerto di inizio luglio al Molino Rosso