Addio a Raffaele Pisu, comico e personaggio televisivo imolese di adozione
Ricoverato da tempo nell’hospice di Castel San Pietro a causa di una malattia, Raffaele Pisu si è spento questa mattina all’età di 94 anni.
Il popolare attore comico e personaggio televisivo, nato a Bologna il 24 maggio del 1925, era oramai diventato un imolese doc, avendo deciso di trasferirsi nella nostra città.
E proprio per questo era stato invitato fra gli ospiti d’onore della serata di re-inaugurazione del teatro “Ebe Stignani”, il 6 aprile del 2010.
Visto recentemente sul grande schermo nel film Nobili bugie diretto dal figlio Antonio, due anni fa, Pisu era stato protagonista dello spettacolo Raffaele Pisu story dedicato ai suoi settant’anni di carriera sul palco del teatro “Duse” di Bologna il 28 maggio del 2015.
Al suo fianco, in quell’occasione, un altro imolese: il cantautore Emil Spada, per un omaggio a Lucio Dalla.
«Oggi piango la scomparsa di un amico e di un grandissimo interprete col quale ho avuto l’onore di lavorare – ha commentato Luca Barbareschi, attore, regista e direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma –. Artista eclettico e multiforme, Raffaele Pisu infatti fu anche il memorabile Senatore a vita nel mio film Il trasformista. Quel ruolo in un primo momento fu pensato per Cossiga, il quale per ragioni di salute dovette rinunciare. E fu mirabilmente interpretato da Pisu. Mi stringo alla famiglia e agli amici in questo giorno di lutto».
«Raffaele Pisu è stato un’artista totale. Dal teatro, al cinema, alla radio e alla televisione – aggiungono Matteo Lepore, assessore del Comune di Bologna, e Virginio Merola, primo cittadino del capoluogo e metropolitano –. Un uomo che ha attraversato la storia del Novecento e i suoi aspetti più tragici con il coraggio delle sue idee. Alcuni mesi fa gli abbiamo consegnato con orgoglio la Turrita d’Oro, simbolo del riconoscimento che la sua città ha avuto per lui. Il nostro più sentito cordoglio a tutti i suoi familiari».
«Rendo omaggio all’attore di successo, interprete di tanti ruoli e personaggi, un artista che ha lasciato un segno importante nella storia della televisione, della radio e del cinema italiano – continua Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna –. Ma voglio rendere omaggio anche al partigiano, che ha conosciuto la sofferenza in un campo di concentramento nazista nel corso della Seconda guerra mondiale. Alla famiglia porgo il mio personale cordoglio, quello della Giunta regionale e dell’intera comunità emiliano-romagnola». (lu. ba.)