Approvato il regolamento per combattere la cimice asiatica utilizzando il suo nemico naturale, la vespa samurai
Un passo avanti nella lotta biologica contro la cimice asiatica, che con il caldo si sta moltiplicando nelle campagne e in città, provocando gravi danni alla colture. La Coldiretti Emilia Romagna commenta positivamente l’approvazione del regolamento, ora alla firma del Presidente della Repubblica, che disciplina l’immissione, su richiesta delle Regioni, delle province autonome o degli enti di gestione delle aree protette nazionali, di specie antagoniste di insetti alieni nel territorio italiano. Si tratta, in sostanza, di contrastare parassiti come la cimice asiatica, appunto, utilizzando altre specie che della cimice sono nemiche naturali.
L”esperienza, ricorda la Coldiretti regionale, non è nuova nel nostro territorio. «La cimice asiatica in Emilia Romagna è stata rinvenuta nel 2012 e, dopo un’intensa attività di monitoraggio e di contrasto utilizzando metodi alternativi, già a partire dal 2017 sono stati fatti i primi test sperimentali con lanci di insetti antagonisti», ricorda l”associazione, che prosegue: «Forti di questa esperienza siamo pronti a metterci a disposizione per continuare questo percorso già coordinato da tempo dal Servizio fitosanitario regionale e coadiuvato dall’impegno di numerosi partner che vanno dalle Università, ai centri di ricerca, ai centri di saggio, ai Consorzi fitosanitari provinciali e all’azienda produttrice di insetti antagonisti».
Il regolamento è dunque un primo via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice marmorata asiatica, arrivata dalla Cina e particolarmente pericolosa per l”agricoltura. L”animale, che si moltiplica grazie al caldo, sta devastando meli, peri, kiwi, ma anche peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai, con danni che possono raggiungere addirittura il 70% delle produzioni. La sua pericolosità per l”agricoltura deriva dal fatto che è molto prolifica, poiché deposita uova almeno due volte all”anno, con 300-400 esemplari in grado di rovinare i frutti con le loro punture e di compromettere larga parte del raccolto.
Ora che il provvedimento «fortemente richiesto» è stato approvato, Coldiretti Emilia Romagna si augura che si velocizzi la procedura, «in modo da consentire l’immissione in campo della vespa samurai quanto prima possibile compatibilmente con la disponibilità dell’insetto” contro la cimice asiatica già durante la campagna agricola in corso”. Il rischio è, infatti, che un allungamento dei tempi burocratici possa impedire l’avvio concreto delle sperimentazioni». (r.cr.)
Nella foto alcune pere rovinate dalla puntura della cimice asiatica
….ma in Italia però l’articolo 12 del D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 di recepimento della direttiva Habitat vieta di introdurre in natura specie o popolazioni non autoctone anche se utili e destinate a programmi di lotta biologica….