Dalla Regione 18 milioni di euro per abbattere o azzerare le rette degli asili nido
Abbattimento o azzeramento delle rette di iscrizione ai nidi (compresi micronidi e sezioni primavera per bambini dai 24 a 36 mesi di età) e a tutti i servizi integrativi per la prima infanzia, pubblici e privati convenzionati con i Comuni, per i bimbi da 0 a 3 anni. Questo l”obiettivo della Regione Emilia Romagna. Per riuscirci ha destinato 18 milioni e 250.000 euro ai 220 Comuni sede di servizi educativi per la prima infanzia, che avranno il vincolo di utilizzarle esclusivamente per abbattere o azzerare le rette di frequenza al nido e ai servizi integrativi, sia pubblici che privati convenzionati.
Si tratta di una realtà che in Emilia Romagna interessa una platea di oltre 28.400 bambini (0-3 anni), quelli appunto iscritti, da Piacenza a Rimini, ai nidi e ai servizi integrativi per la prima infanzia. L”intenzione della Ragione è ripetere lo stanziamento anche per i due anni scolastici successivi, 2020-2021 e 2021-2022, in sede di predisposizione del prossimo bilancio pluriennale.
Nella fotografia, la conferenza stampa di presentazione del provvedimento