A Valmaggiore una domenica di cerimonie e iniziative nel ricordo dei civili uccisi dai nazisti nel 1944
Ricco programma per la festa a Valmaggiore domenica 21 luglio per ricordare i civili uccisi dai nazisti nel settembre del 1944. La località si potrà raggiungere partecipando all”escursione in mountain bike (partenza alle ore 8.30 dalla chiesa di Sant”Ambrogio di Castel del Rio) o alla camminata (partenza sempre dalla chiesa, ma alle ore 9). La festa avrà poi inizio alle 10.30, con musica folk popolare, fino alle 12.30, quando è previsto il pranzo (preparato dai volontari dell’Anpi, prenotazione gradita, tel. 331 5808784).
A seguire, alle 14.30, inaugurazione di una targa a ricordo delle vittime: Giovanni Bertini, Giorgio Poli e Antonio Giorgi. Alla cerimonia interverranno Enrico Alpi (Anpi Castel del Rio), Gabrio Salieri (Anpi Imola), Alberto Baldazzi (sindaco di Castel del Rio), Romano Bacchilega (Associazione Ca’ Malanca) e il generale Lorenzo Raspanti. Alle 16 è prevista la santa messa, con processione e affidamento alla Madonna. La manifestazione si conclude con la gara di briscola con ricchi premi (ore 17). Sarà attivo un servizio navetta Auser da Castel del Rio.
Pubblichiamo di seguito uno stralcio del racconto di Romano Bacchilega per «sabato sera» sui fatti del ”44.
«Per illustrare i fatti – scrive Bacchilega – mi sono anzitutto avvalso della bibliografia esistente sull’argomento; non ho invece potuto accedere agli archivi comunali perché tutto è stato dato alle fiamme dai tedeschi prima della loro ritirata. Ho invece raccolto alcune preziose testimonianze dirette, come quella del generale Lorenzo Raspanti (già importante collaboratore del Comune di Castel del Rio per la realizzazione del locale Museo della Guerra), che all’epoca dei fatti aveva 12 anni e abitava a “Cà la Lama”, situata a mezza costa tra il monte della Croce e Valsalva».
«Il 26 settembre – continua Bacchilega – a Valmaggiore avvennero duri scontri di reparti tedeschi con gli americani, attorno a monte Carnevale con i partigiani, in cui i tedeschi ebbero sempre la peggio, e, quando i reparti di fanteria passarono in ritirata sotto monte Carnevale, incontrarono “Casemerse di sopra” abitata dalla famiglia Bertini e “Casemerse disotto” abitata dalla famiglia Poli; Giovanni Bertini fu ucciso davanti alla moglie e ai due figli piccoli, così come Giorgio Poli che fu accusato di simpatizzare per i partigiani. Poco diverse le circostanze che portarono all’uccisione del colono sordomuto Antonio Giorgi, quasi sicuramente avvenuto il 29 settembre nel podere «Valcece», a est di monte Cappello. Gli americani del 350° Reggimento erano già a monte Battaglia e i partigiani di Carlo Nicoli erano appena stati avviati sulla via Montanara da Valmaggiore per il loro invio a Firenze. Il sanguinoso scontro tra tedeschi ed americani attorno a monte Battaglia doveva ancora continuare fino al 1° ottobre con migliaia di morti.
In questo fronte fluido, di continui contrattacchi e ritirate, la sera del 29 settembre un reparto tedesco, passando per Valcece, ordinò a Gaspare ed Antonio Giorgi di seguirli per aiutarli a costruire postazioni difensive verso Posseggio. Antonio Giorgi, essendo sordomuto, non fu lesto a eseguire gli ordini e fu ucciso, mentre Gaspare, nella concitazione del momento, riusciva a fuggire. La crudeltà della guerra si è quindi abbattuta su quella sperduta comunità di Valmaggiore, che ne è uscita distrutta nel patrimonio abitativo e dispersa negli abitanti, i quali sono al più presto fuggiti a nche dai ricordi di tanta crudeltà».
Il racconto integrale di Romano Bacchilega è su «sabato sera» del 18 luglio
Nella foto soldati alleati a Valmaggiore